Anche l’Umbria, come già fatto dalle vicine Marche e Toscana, verso le deroghe per consentire la caccia alle specie storno, piccione e tortora dal collare, in ragione dei danni che queste cagionano alle colture agricole.
Un via libera che la Regione Umbria, secondo quanto trapela dagli uffici, potrebbe formalizzare nei prossimi giorni.
In attesa della deroga per la specie fringuello, richiesta in questo caso per le piccole quantità e quindi, in caso di via libera, con l’attivazione del sistema di conteggio elettronico del carniere.

Dopo l’approvazione del Calendario venatorio, l’assessore regionale alla Caccia Simona Meloni aveva informato le associazioni che, così come concordato, sarebbero state presentate le richieste per la caccia in deroga ad alcune specie, sulla base delle valutazioni tecniche effettuate dagli uffici.
Resta aperta l’interlocuzione con le istituzioni nazionali sulla beccaccia, per la quale le associazioni venatorie hanno presentato alcune proposte che ritengono migliorative.
Quest’anno, come noto, lo stop alla tortora selvatica ha portato all’abolizione della preapertura, con inizio della stagione venatoria il 21 settembre e la chiusura al 31 gennaio per i turdidi.