Cronaca

Caccia, tra “orgoglio multe” e “provocazioni”

Nuova puntata del braccio di ferro tra il Wwf e i cacciatori iniziata nella passata stagione venatoria e proseguita, con maggior veemenza, in quella appena iniziata. Wwf “scatenato” negli ultimi giorni, come scrivono sui social i responsabili dell’associazione ambientalista, con un resoconto dei controlli e delle sanzioni comminate, specialmente nell’area dello Spoletino e del Folignate: sequestri, sanzioni, denunce, ritiro di licenze e processi.

I racconti delle guardie del Wwf

Sono le guardie volontarie del Wwf a raccontare il blitz effettuato sul monte Pettino, sopra Campello sul Clitunno, verso le postazioni “presidiate dai novelli Rambo“, cioè due cacciatori che “sparavano all’impazzata“. Dopo essersi inerpicati sul monte, coordinandosi via radio, le guardie del Wwf hanno fatto scattare il blitz con un’azione “a tenaglia” sul punto da dove partivano gli spari, “quasi un fuoco di contraerea“. Uno dei due cacciatori, prosegue il racconto del Wwf, ha provato a fuggire, abbandonando gli uccelli uccisi, appartenenti a specie protette. Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Spoleto; il cacciatore che ha provato a fuggire, anche per abbandono di munizioni.


Dall’Umbria si chiede di istituire il reato di omicidio venatorio


A Spello un altro cacciatore è stato denunciato per abbandono d’arma e di munizioni nell’auto. E poi, il Wwf racconta l’esito dell’azione delle due squadre, composte da 7 guardie venatorie, che hanno passato al setaccio “zone calde” come Protte, S. Eraclio, Colfiorito, Gualdo Cattaneo: un cacciatore che faceva la posta alla lepre vicino alla strada è stato multato per 206 euro, oltre al sequestro del fucile; un altro sanzionato per 154 euro per non aver marcato la giornata di caccia.

E proprio in questi giorni il Wwf accoglie con soddisfazione la notizia del rinvio a giudizio, al Tribunale di Spoleto, di due cacciatori denunciati per omessa custodia di armi e munizioni.

Questo il racconto delle guardie volontarie del Wwf dell’attività di controllo svolta.

I racconti dei cacciatori

Tutt’altra è la versione dei cacciatori, che lamentano atteggiamenti provocatori da parte di alcune di queste guardie del Wwf. Alcuni dei cacciatori sottoposti a controllo, infatti, seguendo l’indicazione della Libera Caccia, hanno chiesto alle guardie volontarie di mostrare loro il decreto della Provincia, l’unico documento che, come ha chiarito l’assessore regionale Fernanda Cecchini, abilita ai controlli. A quel punto, secondo il racconto fatto da più cacciatori, le guardie non avrebbero mostrato il decreto, fotografando anzi i documenti dei cacciatori, senza rilasciare alcun verbale, ma dicendo loro che la cosa “non sarebbe finita lì”, facendo intendere che avrebbero avuto guai di natura penale.

L’appello di Loretoni

Il presidente della Libera Caccia dell’Umbria, Lando Loretoni, parla di “provocazioni non più tollerabili” e si appella da un lato ai cacciatori perché mantengano la calma di fronte a quelli che giudica “gesti intimidatori”, dall’altro alle autorità (compreso il sindaco di Spoleto, la zona maggiormente interessata da questi episodi) perché intervengano facendo chiarezza sulle modalità dei controlli in materia venatoria.

Nostri iscritti – spiega Loretoni – ci raccontano di essere stati avvicinati da guardie del Wwf che, nonostante le richieste, non hanno mostrato loro il decreto della Provincia. E senza rilasciare copie di verbali, anche in caso di sequestri effettuati, le guardie avrebbero minacciato i cacciatori, invitandoli a pagare la multa che sarebbe arrivata a casa, senza fare contestazioni. Atti intimidatori e provocatori – conclude Loretoni – che devono cessare, per ripristinare la necessaria serenità e il rispetto delle regole”.

Presenzini convocato in Regione

Una nuova scaramuccia che arriva a pochi giorni dall’audizione in Commissione regionale, fissata per mercoledì, del responsabile umbro del Wwf, Sauro Presenzini. A chiedere al presidente della Commissione, Attilio Solinas, di convocare Presenzioni è stato il consigliere Emanuele Fiorini, che già aveva presentato un’interrogazione chiedendo di sapere quali guardie volontarie del Wwf in Umbria sono il possesso dei decreti delle due Province e possono dunque effettuare i controlli in materia venatoria.


Multe ai cacciatori, chiesta la convocazione di Presenzini in Regione


Nonostante le istanze presentate dal presidente della Libera Caccia Lando Loretoni e dall’avvocato Marzio Vaccari, infatti, a mesi di distanza le varie Istituzioni investite del problema non hanno fornito una risposta ufficiale. E nel frattempo fioccano le multe e i ricorsi.


Multe ai cacciatori da chi non può farle