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Caccia, si tenta di salvare le preaperture

Inserire il Piano faunistico-venatorio all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, previsto per il 16 luglio. E’ quanto chiede alla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, il consigliere del Gruppo Misto, Emanuele Fiorini.

Si tratta di un atto indispensabile per la pianificazione del territorio – argomenta Fiorini – delimitando le aree protette da quelle non protette, consentendo così di esercitare l’attività venatoria e mettendo al riparo sia le istituzioni che i cacciatori da inutili ricorsi, oltre a salvaguardare una tradizione e una passione che nascono da molto lontano“.

Proprio la mancata approvazione del Piano faunistico-venatorio aveva portato ai ricorsi del Wwf contro le preaperture. La Regione aveva salvato le due giornate anticipate di caccia con un nuovo provvedimento. Nel Calendario venatorio 2019/20 che la Giunta aveva preadottato ad aprile non erano infatti previste preaperture, proprio per non mostrare il fianco a nuovi ricorsi amministrativi da parte degli ambientalisti. L’idea dell’Assessorato era quella di attendere l’approvazione del Piano faunistico-venatorio, per il quale anche le associazioni venatorie avevano offerto il proprio sostegno, anche coinvolgendo i propri esperti nazionali.

Ma poi il caso Sanitopoli, con la crisi politica che ha portato alle dimissioni dell’ex governatrice Catiuscia Marini, ha fatto saltare il tavolo. E così a metà maggio è stato approvato il Calendario venatorio senza preaperture.


Caccia in Umbria, ecco il nuovo Calendario venatorio


Il Consiglio regionale, da qui alle elezioni di autunno, si può occupare soltanto degli atti urgenti e indifferibili. E tra questi, secondo Fiorini, c’è anche il Piano faunistico-venatorio, senza il quale la prossima stagione di caccia partirà appunto senza la preapertura e con altre limitazioni.

Approvare il Piano faunistico – evidenzia Fiorini – non comporterebbe spese perché il documento è già pronto e di conseguenza non ci sarebbero danni erariali”.