Rinviata alla prossima settimana l’audizione in III Commissione regionale dell’assessore Fernanda Cecchini e dei funzionari degli uffici competenti in materia venatoria. Una richiesta effettuata dal capogruppo della Lega, Emanuele Fiorini, per fare chiarezza sulle guardie venatorie operanti nel territorio regionale abilitate ad effettuare controlli ai cacciatori e ad elevare sanzioni ai trasgressori della legge. In particolare, secondo le eccezioni sollevate ormai da un anno dalla Libera Caccia, che tramite il proprio legale Marzio Vaccari ha posto quesiti formali a tutti i livelli istituzionali (quesiti ai quali, nonostante varie sollecitazioni, non è stata mai data una risposta), Fiorini chiedeva di verificare il possesso del decreto provinciale da parte di alcuni associati del Wwf, tra cui il coordinatore regionale delle guardie venatorie del Wwf, Sauro Presenzini. Proprio per questo, l’esponente della Lega aveva chiesto al presidente della Commissione di ascoltare direttamente Presenzini, ma Solinas ha ritenuto più corretto ascoltare prima l’assessore Cecchini e gli uffici.
Anzi, di fronte alle notizie di una possibile “convocazione” di Presenzini, il coordinatore del Wwf aveva scritto al presidente Solinas lo scorso 16 dicembre, ottenendo in risposta la conferma che non era stata disposta “alcuna convocazione in audizione della sua persona“. Solinas ritiene tra l’altro che l’assessore Cecchini ed i responsabili degli uffici regionali possano sciogliere il nodo su chi sia abilitato a controllare i cacciatori e chi no.
Caccia, in attesa di Presenzini la Regione convoca Cecchini
Solinas, tuttavia, non esclude che in futuro possa essere utile invitare in Commissione anche Presenzini. A cui infatti, nella sua lettera, scrive: “Qualora la Commissione ritenesse utile acquisire ulteriori informazioni sul tema – quello cioè inerente le competenze e le modalità con cui le guardie particolari giurate delle associazioni ambientaliste svolgono controlli sull’attività faunistica venatoria e ambientale – sarà nostra cura chiedere la Sua disponibilità ad intervenire in audizione presso la Commissione“.
Nel frattempo, le guardie venatorie continuano a fare multe ed i cacciatori a presentare ricorsi. Senza che su questa vicenda, in Umbria, si riesca a mettere un punto.