Circa 350 i controlli, 9 i verbali elevati per violazioni su distanze da abitazioni ed infrazioni amministrative. Numerose, proprio in avvio di questa prima domenica di apertura della stagione venatoria 2013-2014, anche le chiamate alla centrale operativa della Polizia Provinciale di Perugia, per segnalare eventuali situazioni di pericolo, richieste di intervento e verifiche del rispetto delle regole.
Lo rendo noto il vice-comandante della Polizia Provinciale di Perugia, Dario Mosconi, che sottolinea il lavoro svolto senza sosta dalle oltre 35 pattuglie dislocate su tutto il territorio e dagli agenti della centrale operativa, istituita dall’ente, per dare risposte immediate e tempestive ai cittadini e ai cacciatori i quali potranno, per tutta la stagione venatoria ed oltre, effettuare ogni segnalazione al n. 075/32111. “Oltre 35 le pattuglie impegnate – ha aggiunto Mosconi – operative su diversi turni, gia’ dalla giornata di sabato”. A partire dalla scorsa stagione venatoria inoltre, gli agenti della “provinciale”, prima iniziativa del genere in Italia, hanno potuto avvalersi della preziosa opera di “sentinelle dell’ambiente”, degli iscritti alle associazioni venatorie del territorio (la quasi totalita’ dei circa 21mila cacciatori) con cui la Provincia di Perugia ha siglato un singolare accordo.
Da questa intesa scaturisce infatti la novità della messa in opera del doppio ruolo ‘cacciatore – sentinella dell’ambiente’ finalizzato alla protezione e alla valorizzazione ambientale e alla tutela del suo ecosistema. Fra le “doppiette” pronte al via del via della prima giornata di apertura ufficiale della stagione venatoria anche il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che, assieme a due colleghi di giunta, gli assessori Domenico Caprini e Domenico De Marinis (nella foto con l’inseparabile, “sidecar Ural 650”, modello militare) si e’ concesso qualche ora di relax nei boschi dell’altotevere umbro.
“Più che una battuta di caccia – ha detto Guasticchi – si e’ trattato di fatto di una passeggiata all’aria aperta all’insegna dell’amicizia e della passione per le tradizioni, con l’occhio sempre vigile al territorio, in questo periodo di rara bellezza”. “Quello del cacciatore e’ un ruolo a volte denigrato, mentre è giusto rivalutarlo in quanto portatore di valori intensi e positivi come possono essere la salvaguardia del territorio agro-silvo-pastorale, la conoscenza delle valenze faunistiche dei nostri territori, il contatto diretto con la natura, la necessità di preservare le risorse ambientali e la biodiversità”. ”Questo spirito positivo non ci fa certo dimenticare i problemi che il mondo venatorio sta attraversando – ha concluso Marco Vinicio Guasticchi – tra tutti, ad esempio, la scarsità di selvaggina stanziale, tanto che siamo consapevoli, come appassionati e come amministratori, della necessità di mettere in campo nuove iniziative per affrontare le sfide crescenti in campo venatorio e consolidare e arricchire il patrimonio indisponibile dello stato rappresentato dalla fauna selvatica.”
“La Provincia è impegnata in un' interpretazione moderna e dinamica della materia venatoria ed è convinta dell'importanza di una visione partecipata, in un confronto continuo con la Regione, con gli A.T.C., le Associazioni venatorie, i singoli cacciatori, le Associazioni agricole, ambientaliste, gli allevatori.”