Perugia

Caccia, pressing per le deroghe a storni e piccioni

Caccia, pressing sull’assessore Morroni per concedere le deroghe e consentire il prelievo di storni e piccioni di città. Nel documento che i consiglieri della Lega Mancini e Puletti hanno fatto giungere all’assessore Morroni, firmato anche dal presidente della Commissione agricoltura e caccia del partito, Goffredo Pucci, si chiede di consentire il prelievo del piccione di città e lo storno a tutti i cacciatori in possesso della regolare licenza di caccia.


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Un appello fatto anche a nome della sezione di Deruta, Torgiano, Collazzone della Lega. Territori dove i danni all’agricoltura arrecati da queste specie sono piuttosto consistenti. “Nonostante le numerose interrogazioni da parte dei nostri consiglieri, non abbiamo avuto ancora una risposta concreta da parte dell’assessore” spiega il segretario di sezione Luciano Capoccia. Ricordando che nelle regioni limitrofe sono state consentite deroghe: per le Marche lo storno, piccione di città e tortora dal collare; per la Toscana e Lazio storno e piccione di città.

Non solo interventi a chiamata degli agricoltori

“Ci chiediamo – prosegue Capoccia – per quale motivo l’assessore Morroni non si attivi come le regioni appena indicate a dare l’autorizzazione ai cacciatori di prelevare in deroga le specie sopra elencate senza limitarsi solo ad interventi mirati su chiamata degli agricoltori. Da troppo tempo oramai, anni per la precisione, in tutti i comuni dell’Umbria gli agricoltori, i cittadini e i proprietari di abitazioni residenti nei centri storici e i comuni stessi, hanno il grosso disagio del piccione comune per il decoro pubblico, per non parlare del grosso problema recato agli agricoltori durante le semine dei cereali. Infine, lo storno reca danno ai frutteti, vigneti, oliveti”. Problematiche per le quali, secondo la Lega, le azioni messe in campo dall’Assessorato non sono sufficienti.

L’appello a Morroni

Conclude il segretario Capoccia e i suoi militanti con un appello rivolto all’assessore Morroni: “Si attivi quanto prima a portare queste modifiche anche nella regione Umbria. Non è la Lega che lo chiede, ma
tutti i cittadini umbri che in un modo e nell’altro sono colpiti dal disagio per i numerosi danni causati da queste specie animali”.


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