Caccia, preaperture tra Ispra e tribunale - Tuttoggi.info

Caccia, preaperture tra Ispra e tribunale

Redazione

Caccia, preaperture tra Ispra e tribunale

Intanto il Wwf denuncia i consiglieri che hanno votato il Piano faunistico e ne chiede lo stop
Mer, 21/08/2019 - 08:41

Condividi su:


La Regione (prima con l’approvazione del Piano faunistico venatorio in Consiglio regionale e poi con la preadozione delle modifiche al calendario venatorio da parte della Giunta) è andata avanti nella strada auspicata dai cacciatori, inserendo due giornate di preapertura per l’1 e l’8 settembre. Ma le doppiette umbre dovranno ancora aspettare per essere sicure di poter sparare già tra due domeniche.


Caccia, preaperture l’1 e 8 settembre


Il testo con le modifiche al calendario venatorio proposte dall’assessore Fernanda Cecchini dovrà infatti ottenere il via libera dalla III Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni (e qui non dovrebbero esserci problemi visto il voto espresso in Aula) e soprattutto dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il cui parare è obbligatorio ma non vincolante per l’approvazione definitiva del calendario venatorio. Ma certo, viste le modalità con cui il Piano faunistico è stato approvato, con il parare contrario degli uffici e gli ambientalisti sul piede di guerra, una bocciatura dell’Ispra e soprattutto un suo ritardo potrebbero mettere in difficoltà la Giunta.

Ma il passaggio decisivo, sempre che ce siano i tempi tecnici, potrebbe essere in tribunale, visto che il Wwf dell’Umbria, atraverso l’avvocato Valeria Passeri, ha subito presentato un esposto-diffida urgente a Regione e Ministero dell’ambiente perché venga annullato il Piano faunistico venatorio dell’Umbria, ritenendolo illegittimo in quanto “proveniente da organi privi di poteri decisionali in materia di piani e programmi”. Infatti, il Consiglio regionale, dopo le dimissioni di Catiuscia Marini, è stato sciolto, rimanendo in carica solo per l’approvazione di atti indifferibili ed urgenti. Tra i quali non rientrerebbe il Piano faunistico venatorio, secondo gli ambientalisti.

Ma nell’esposto ci si spinge oltre, ravvisando una sorta di “favore” a fini elettoralistici fatto dall’attuale maggioranza al mondo venatorio per assicurarsene il voto nelle urne che saranno aperte meno di due mesi dopo l’inizio anticipato della stagione venatoria. Procurando, secondo quanto asserito dall’avvocato Passeri nell’esposto, un vantaggio anche patrimoniale per le associazioni venatorie, “in termini di incentivo ai tesseramenti e alle iscrizioni”.

Per questo l’avvocato Valeria Passeri ipotizza nei confronti dei consiglieri che hanno votato il Piano faunistico venatorio il reato di abuso d’ufficio e usurpazione di funzioni pubbliche. Una delle argomentazioni che aveva convinto la maggioranza (trasversale) dei consiglieri a votare il Piano, nonostante il parere contrario degli uffici, era stata la considerazione della mancanza di conseguenze in caso di bocciatura, per chi aveva votato il documento, dato che l’approvazione del Piano stesso non comporta un ulteriore impegno di spesa da parte della Regione.

Ma ci sono anche cacciatori che lamentano le limitazioni, ad esempio quelle relative al colombaccio, alle tortore ed ai corvidi.

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!