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Caccia, preaperture legate alle valutazioni dei tecnici della Regione

Le giornate di prepaertura del prossimo Calendario venatorio in Umbria appese alle valutazione dei tecnici del Consiglio regionale dell’Umbria, oltre che alla volontà politica dell’Assemblea di approvare il Piano faunistico venatorio.


Caccia, la Giunta adotta il Piano faunistico salva preaperture


Quest’ultima pare ci sia, dato che la Giunta nei giorni scorsi ha approvato il Piano, fondamentale documento di programmazione territoriale senza il quale ogni variazione al Calendario venatorio sarebbe a rischio di ricorso amministrativo da parte degli ambientalisti, come avvenuto lo scorso anno.

Tuttavia, perché il Piano faunistico venatorio sia operativo occorre che venga approvato dal Consiglio regionale. Solo che, a seguito delle dimissioni di Catiuscia Marini da presidente e con il conseguente ricorso alle elezioni anticipate, l’Assemblea può occuparsi solo di atti indifferibili.

Una prima valutazione sembrava escludere tra questi il Piano faunistico venatorio. Ora, invece, uno spiraglio si è aperto e la materia è al vaglio degli uffici dell’Assemblea. Da questa dipende, in sostanza, la possibilità che a settembre si possa andare a caccia in Umbria nelle giornate di preapertura.

Il lavoro principale svolto nella fase di predisposizione e redazione del nuovo Piano faunistico venatorio è stato quello di implementare e riunificare i temi precedentemente di competenza dei piani Faunistici venatori provinciali in quello regionale. In allegato vi è anche un’accurata e approfondita relazione sullo status della fauna selvatica nella regione, con le relative cartografie di vocazionalità ambientale, redatte sulla base delle attività dell’Osservatorio faunistico.

Un lavoro che però potrebbe essere arrivato tardi, vista l’evoluzione della crisi politica legata alla Sanitopoli perugina, almeno per la prossima stagione di caccia.