Richiami vietati e visori notturni, ma anche irregolarità sulle armi utilizzate nell'ultima stagione venatoria
Multe per quasi 30mila euro e 17 denunce (di cui 10 per illeciti penali). E’ il bilancio dei controlli dei carabinieri forestali nell’ultima stagione venatoria in Umbria.
Da settembre a gennaio i controlli hanno riguardato 3mila cacciatori e 740 veicoli, con 15 sequestri penali. Le sanzioni amministrative elevate sono state 182 per un importo di 29.500 euro.
Gli illeciti penali contestati
Gli illeciti penali riscontrati sono stati dieci. Cinque hanno riguardato l’abbattimento di avifauna protetta; l’esercizio di attività venatoria in forma vagante in territorio di divieto; un altro la detenzione abusiva di arma; tre per caccia con mezzi non consentiti (due con richiami e uno con visore notturno durante la caccia di selezione).
A Foligno i militari hanno deferito un cacciatore quarantenne intento ad esercitare attività venatoria sfruttando il canto continuo e ripetitivo emesso da un richiamo acustico in suo possesso (mezzo di caccia non consentito) che riproduceva il verso di un fringuello abbattendo in tale modo 13 fringuelli (fringilla coelebs) da un riparo utilizzato per la caccia. I carabinieri forestali hanno quindi proceduto al sequestro penale dell’arma utilizzata, dell’avifauna abbattuta, delle munizioni e del richiamo acustico e hanno deferito alla Procura il responsabile, con precedenti specifici, per caccia con mezzi non consentiti e abbattimento di avifauna protetta.
Nel territorio di Montefalco e Gualdo Cattaneo i militari hanno deferito tre persone per l’uccisione di fauna protetta (fringuelli), omessa denuncia di un fucile da caccia, caccia con l’uso di mezzi non consentiti (fucile contenente più di due colpi nel caricatore) e un soggetto, già destinatario di un divieto di detenzione armi e munizioni, per furto venatorio (in quanto privo di licenza di caccia), avendo abbattuto numerosi esemplari di fringuelli, detenzione e porto illegale di un fucile da caccia.