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Caccia migratoria, la sentenza: “Illegittimo il rifiuto di Ispra”

Caccia migratoria, illegittimo il rifiuto di Ispra di determinare le cosiddette piccole quantità al fine dell’attivazione delle deroghe della Direttiva Uccelli (79/409/CE). E’ quanto ha stabilito il Consiglio di Stato (con sentenza n. 982/2024) che ha accolto l’appello proposto da Regione Liguria, con il supporto di Federcaccia, ANUU, Arcicaccia, Enalcaccia e LiberaCaccia, contro le motivazioni con le quali Ispra aveva giustificato il rifiuto di determinare le piccole quantità per la gran parte delle specie di passeriformi.

Secondo i giudici amministrativi, “Ciò che l’Ispra avrebbe dovuto invece fare è dare effettiva applicazione ai criteri di cui alla Guida e determinare di conseguenza la piccola quantità, ovvero spiegare, sempre con riferimento a quei criteri, per qual motivo la determinazione non fosse in concreto possibile”.

Nelle 5 pagine della sentenza, i giudici rilevano che la stessa Guida prevede una norma di chiusura per consentire agli Stati membri di calcolare le piccole quantità anche in assenza di dati, utilizzando appunto stime.

La pronuncia del Consiglio di Stato è il frutto di un’intuizione della politica ligure (in particolare dei leghisti senatore Francesco Bruzzone e dell’assessore regionale Alessio Piana) e dei presidenti regionali delle associazioni venatorie.

Per i cacciatori di tutti Italia, non solo liguri, si tratta di un primo, anche se fondamentale, tassello del complesso procedimento per l’attivazione delle deroghe.