“Era ora” è il commento di Sergio Gunnella, presidente di Acr Confavi Umbria, a proposito del dibattito nazionale sulla proposta di modifica della legge 157/92.
“Noi che pratichiamo e paghiamo – dice Gunnella rivolgendosi ai cacciatori – siamo spesso litigiosi; ma non lo siamo mai abbastanza con coloro che decidono di venaria a livello locale. Questi campioni di politica mai venatoria, inventano e deliberano, deliberano e inventano… novelli ‘organi di controllo’ che nessuno ha mai controllato”.
“Adesso, in odore di rinnovamento – aggiunge – non ci resta che sperare; chi lavora ora sul rispolvero dei postulati, dovrà munirsi di seria pignoleria affinché le modifiche vengano applicate al più presto e a tutto tondo. Dovranno spingere affinché anche le proposte innovative tanto attese non finiscano all’interno del sacco pieno di nodi dell’italica venaria. Lascino il passo maldestro della politica partitica a favore di quella venatoria e abbandonino l’incompetenza amministrativa quando incapace di attuare gli sforzi del legislatore. È già accaduto da oltre 30 anni. Adesso basta! Le modifiche vanno fatte. Ma occhio a non ripetere gli errori del passato” avverte Gunnella. Che aggiunge: “Cari ‘modificatori’, oltre che sulla L. 157/92, azzardate le vostre variazioni anche sui criteri che hanno determinato in negativo le interpretazioni bislacche e fuorvianti di certi regolamenti regionali, delle deliberazioni attuative, delle competenze, gli statuti, le convenzioni, le determinazioni dirigenziali, ecc., ecc. E dimostratevi interessati alla venaria anche senza praticarla. Solo così – conclude Gunnella – confermerete al nostro mondo quello che per noi non è solamente una passione, ma un vero e proprio stile di vita. Confermateci una buona volta che solo chi sa fa, e chi non sa, invece, chiacchiera sempre a vanvera”.