‘No all’aumento della quota del tesserino venatorio’. E’ quanto è emerso nel corso della riunione della Consulta Provinciale della Caccia riunitasi a Perugia per esaminare importanti questioni quali il calendario venatorio, il contenimento dei nocivi e i tempi di allungamento per la caccia di alcune specie nei primi 10 giorni di febbraio. Nel corso dell’incontro è stata segnalata la richiesta di aumento da parte dell’ATC 3 di Terni della quota del tesserino venatorio, un aumento pari al 100% della quota. Il Presidente della Provincia di Perugia e il Consigliere provinciale delegato alla caccia insieme ai membri della Consulta Provinciale della Caccia, informata della richiesta avanzata dall’ATC 3, hanno risposto con un secco ‘no’ all’aumento della quota del tesserino venatorio.
“E’ un momento particolarmente difficile per tutti – hanno sottolineato il Presidente della Provincia di Perugia e il Consigliere delegato provinciale alla caccia – e non possiamo gravare con degli aumenti che andrebbero a colpire soprattutto quei cacciatori che vivono di pensioni minime. E’ una richiesta che mette in crisi tantissimi appassionati che amano l’arte venatoria. La Provincia di Perugia non permetterà nessun aumento eventualmente richiesto dagli ATC del territorio provinciale di Perugia. Si apprezza moltissimo, a questo proposito, il fatto che gli ATC 1 e 2 del territorio perugino non hanno avanzato alcuna richiesta”.