Caccia in deroga, lettera al Governo dopo la sentenza su Ispra

Caccia in deroga, lettera al Governo dopo la sentenza su Ispra

Redazione

Caccia in deroga, lettera al Governo dopo la sentenza su Ispra

Gio, 25/04/2024 - 16:26

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L'iniziativa dei consiglieri leghisti anche in Umbria e nuovo appello all'assessore Morroni

In attesa di vedere quale sarà la risposta dell’Assessorato regionale alla caccia dopo la lettera inviata dalle associazioni venatorie (di cui è stata informata la governatrice Tesei nell’incontro avuto nei giorni scorsi sul cosiddetto emendamento Puletti), anche dall’Umbria, dopo Toscana, lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, affinché ci sia un ridimensionamento incisivo sulle azioni portare in essere da Ispra, a fronte della sentenza del Consiglio di Stato, n. 982 del 2024, che obbliga l’Istituto a fornire i dati per la piccola quantità delle specie richieste dalle Regioni per il prelievo in deroga.

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Liguria, evidenziando come Ispra sia obbligata ad indicare puntualmente le piccole quantità degli animali che si possono abbattere in deroga.

“Quella del Consiglio di Stato è una sentenza storica, la n. 982 del 2024 – spiega il consigliere regionale Lega Umbria, Manuela Puletti (nella foto con Bruzzone), promotrice dell’iniziativa insieme ai colleghi Valerio Mancini, Marco Castellari, Paola Fioroni ed Eugenio Rondini – che dimostra la totale e grave inadempienza di Ispra in tema venatorio in corso da almeno dieci anni, ad esempio sui Calendari venatori, ma anche sull’individuazione delle ‘piccole quantità’ da attivare per le deroghe in materia di caccia, oggetto puntuale della sentenza. La sentenza – proseguono i consiglieri della Lega – stigmatizza un cortocircuito storico individuato nella cronicità della strategia d’azione di Ispra, che corre idealmente sempre sul medesimo binario guidato da un orientamento univoco e costante, spesso ostativo e con effetto paralizzante rispetto al mondo venatorio. La caparbietà e la determinazione questa volta hanno premiato e il risultato ottenuto, cioè la possibilità di attivare il prelievo venatorio in deroga, non solo per la caccia, ma anche per il rifornimento dei richiami vivi tramite gli impianti di cattura autorizzati, oggi è possibile per tutte le regioni che vorranno richiederlo”.

I consiglieri leghisti rinnovano dunque l’appello all’assessore Morroni affinché, se non già fatto, sia inoltrata ufficialmente la richiesta per la caccia in deroga ad Ispra, rispettando il termine previsto (30 aprile) dalla legge, come chiesto anche dalle associazioni venatorie regionale in una lettera seguente alle osservazioni sul Calendario venatorio.

“Dopo questa sentenza che ha mobilitato decine di consiglieri regionali in tutta Italia – concludono i consiglieri umbri della Lega – l’auspicio è quello di riaprire un capitolo nuovo sul fronte della caccia in deroga per le Regioni, in attesa che la proposta di legge dell’on. Bruzzone diventi il prima possibile realtà”.

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