Lettere al Ministero di Bruzzone e Fiocchi, si rischiano ricorsi e azioni per danno erariale verso le Regioni che hanno presentato i quesiti
Nonostante la sentenza del Consiglio di Stato che obbliga Ispra a definire le “piccole quantità” delle specie in deroga alle Regioni che ne facciano richiesta entro il 30 aprile, Ispra non ottempera, bloccando illegittimamente, di fatto, il prelievo di alcune specie.
Un ostruzionismo di fronte al quale l’on. Francesco Bruzzone (Lega) ha scritto al Ministero dell’Ambiente, chiedendo di “commissariare Ispra per la mancata ottemperanza delle disposizioni della Magistratura Amministrativa”.
“Tutti dobbiamo rispettare le sentenze, anche Ispra, non molliamo” commenta in una nota l’on. Bruzzone.
Anche l’europarlamentare Pietro Fiocchi (FdI), di fronte al diniego di Ispra ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, chiedendo un intervento urgente per risolvere la questione della determinazione della “piccola quantità” cacciabile degli uccelli in regime di deroga.
“In particolare – sottolinea Fiocchi nella sua lettera – il Consiglio di Stato ha definito il comportamento di ISPRA viziato da illogicita’ e considerato di nessun pregio le motivazioni inconducenti addotte dall’Istituto”. Tra queste l’obiezione secondo la quale non sarebbero disponibili dati aggiornati sulle specie oggetto delle deroghe. Fiocchi evidenzia come la Guida interpretativa in questi casi indichi l’utilizzo di stime minime della popolazione e dei tassi di mortalità , sulla base dei migliori dati disponibili.
In caso di ulteriori ritardi da parte di Ispra potrebbero scattare impugnazioni che esporrebbero lo stesso Ispra a pretese risarcitorie da parte di quelle Regioni che hanno presentato entro i termini le istanze per le piccole quantità delle specie in deroga, con successivi pronunciamenti di danno erariale.