Il parere dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) non sarà vincolante per la formazione dei Calendari venatori da parte delle Regioni. La Commissione agricoltura della Camera, presieduta dal parlamentare eletto in Umbria , Filippo Gallinella (M5s), ha infatti respinto l’emendamento presentato dall’on. Giusy Occhionero (Liberi e uguali) presentato nel disegno di legge “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea”.
Una notizia accolta con soddisfazione dai cacciatori umbri, visto che la Regione sta elaborando il Piano faunistico venatorio in vista della formazione del prossimo calendario venatorio, che deve essere approvato entro giugno. Rendere vincolante il parere dell’Ispra, al di là dei meriti delle osservazioni, in futuro (ormai non ci sarebbero stati i tempi tecnici per l’approvazione della legge) avrebbe rischiato di rendere più complessa e lunga la pratica relativa all’elaborazione dei Calendari venatori.
Ora i cacciatori umbri attendono buone notizie dalla Regione, dove i tecnici stanno lavorando all’elaborazione del Piano faunistico venatorio. Senza questo documento, il prossimo calendario venatorio rischia di essere fortemente compromesso, con le preaperture a rischio, anche alla luce della sentenza dei giudici amministrativi rispetto al ricorso presentato lo scorso anno dal Wwf. Mentre infatti in alcune regioni il Tar ha ritenuto pienamente validi i calendari venatori quando i Piani faunistici sono in fase di elaborazione, per i giudici umbri (e non solo) l’assenza porta all’illegittimità di alcuni provvedimenti, tra cui le preaperture.
Da qui le sollecitazioni espresse da Federcaccia e Libera Caccia Umbria, che hanno offerto alla Regione anche la collaborazione dei propri tecnici nazionali per l’elaborazione del Piano faunistico così da poter avere un Calendario venatorio a prova di Tar.