“Per la compilazione del calendario venatorio – afferma in una interrogazione urgente il capogruppo dei Socialisti Riformisti nel Consiglio Provinciale di Perugia – è necessario, da parte di tutte le parti in causa, è quanto mai necessario equilibrio e buonsenso nelle scelte che verranno effettuate. Nel corso di una discussione in sede di 3^ Commissione consiliare in Provincia di Perugia si è affrontato il tema, restando in attesa del parere sullo stesso che doveva essere espresso dalla Consulta regionale sulla caccia. La Giunta regionale dell’Umbria ha poi preadottato il calendario venatorio 2011/2012. A giudizio della stragrande maggioranza del mondo venatorio umbro, il calendario preadottato contiene diversi limiti e incongruenze: Il calendario non è in linea con le regioni limitrofe; viene abbandonato il concetto della pre-apertura: una conquista del mondo venatorio che consentiva ai cacciatori di poter cacciare anche la specie tortora che, con l’apertura fissata al 18 settembre, per evidenti ragioni “stagionali”, di fatto viene impedita e c’è lo spostamento della caccia al colombaccio ad Ottobre e l’Introduzione del carniere annuale per le allodole con un massimo di 50 capi e modifica di quello giornaliero da 20 a 10 capi. Per le tortore: la limitazione è a 25 capi nel carniere annuale e a 5 capi in quello giornaliero. Rispetto ai punti sopra esposti, reputiamo che si possa intervenire (prima della discussione in sede di 3^ commissione regionale) per apporre alcune modifiche sostanziali quali: l’armonizzazione con i calendari venatori delle regioni limitrofe, il Ripristino della pre-apertura; per i 2011 il 4 settembre ( e sempre di giorno festivo e non più di giorno lavorativo); la Possibilità, in caso di reintroduzione della giornata di pre – apertura di realizzare i capanni temporanei non solo in tela, ma anche con materiali classici, sulla scia della tradizione venatoria e di cacciare la specie colombaccio anche nella giornata di apertura generale il 18 settembre e non a partire dal mese di ottobre; la Modifica del carniere giornaliero per le allodole, ripristinando quello di 20 capi, eliminando il carniere annuale e del carniere giornaliero per le tortore , ripristinando quello di 10 capi; non ha alcun senso indicare per questa specie il carniere annuale, in considerazione del fatto che le tortore si cacciano solo nella primissima parte della stagione venatoria. Sarebbe. Inoltre, opportuno, per quanto riguarda la caccia al cinghiale, unificare le date di apertura ed i periodi di caccia a questa specie, tra le due province di Perugia e Terni. Infine bisognerebbe trovare nuove soluzioni (di carattere scientifico) in modo tale da rivedere la “direttiva uccelli” nel punto riguardante la nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza, affinché si possa verificare la possibilità di effettuare l’apertura generale a tutte le specie cacciabili a partire dalla 2^ domenica di settembre (cosa auspicata dalla stragrande maggioranza dei cacciatori)”. Lesponente socialista chiede quindi che Venga convocata con urgenza la commissione consiliare provinciale competente, con la presenza dell’assessore regionale in materia venatoria, affinché si possa giungere ad una proposta di modifica dell’attuale testo del calendario 2011 che contenga le proposte esposte in narrativa e prima della riunione della 3^ commissione regionale che dovrà discutere il calendario in oggetto.
A quanto si apprende oggi da una nota della Provincia la III commissione consiliare permanente è stata convocata il giorno di VENERDI’ 10 giugno 2011, presso la sede centrale – Sala del Consiglio Provinciale – alle ore 10,30 in prima convocazione e alle ore 11,30 in seconda convocazione, per discutere delle Iniziative congiunte, proposte e bilancio complessivo di Provincia e Regione in merito al “Calendario Venatorio” ed alle politiche venatorie, con particolare riferimento alle questioni della lotta alle specie opportuniste e alle specie in deroga. Parteciperanno : l’Assessore Regionale alla caccia, Il Presidente della Provincia e il consigliere provinciale delegato sulla materia.