Caccia con arco, clamorosa frenata della Cecchini - Tuttoggi.info

Caccia con arco, clamorosa frenata della Cecchini

Alessia Chiriatti

Caccia con arco, clamorosa frenata della Cecchini

"Nuovo regolamento non è in vigore" / A caccia solo con armi a canna rigata
Lun, 01/09/2014 - 17:11

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Tutto congelato, almeno per il momento: dopo il primo annuncio datato al 23 luglio, nel quale l’assessore Fernanda Cecchini e la presidente Marini annunciavano la possibilità di cacciare anche con arco e frecce, ad oggi arriva la frenata: “In Umbria la caccia di selezione agli ungulati può essere esercitata solo con le armi a canna rigata, secondo il regolamento del 1999. Il nuovo regolamento che prevede l’estensione all’arco non è ancora in vigore: l’iter non è stato completato e sull’atto ci siamo riservati ulteriori valutazioni in Giunta regionale”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, nell’incontro che si è svolto stamani “in un clima cordiale e costruttivo” con i rappresentanti della Lav – Lega Antivivisezione Umbria. È stato il primo di una serie di incontri fissati con le associazioni animaliste, cui seguirà venerdì prossimo quello con l’associazione Animalisti italiani. Un annuncio, quello di luglio, che aveva scatenato non poche proteste, tra internauti e associazioni di categoria.

LA PROTESTA DEGLI ANIMALISTI

“La proposta di modifica al regolamento regionale per la gestione faunistico-venatoria dei cervidi e bovidi con cui si ampliano le modalità del prelievo selettivo – ha ribadito l’assessore – non è frutto né di insensibilità, tanto più che abbiamo predisposto un disegno di legge regionale che riconosce prioritari i diritti e la tutela degli animali, né di decisioni estemporanee. È stata infatti elaborata all’interno del quadro normativo fissato dalle leggi nazionali ed è suffragata dalle linee guida sulla caccia di selezione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, secondo il quale l’arco è un mezzo di caccia ‘estremamente efficace, etico e sicuro’, ‘privo di invasività ambientale’ e che offre ‘una sicurezza passiva totale’”.

“In sede di Giunta regionale – ha detto ancora – faremo ulteriori approfondimenti e valutazioni nel merito. Intanto resta in vigore il regolamento precedente che, voglio ribadirlo, riguarda il prelievo selettivo di alcune specie, con regole rigorose che obbligano, fra l’altro, il selettore a seguire appositi corsi di formazione”. La Giunta regionale dell’Umbria, nella seduta odierna, ha intanto deliberato l’avvio delle procedure per l’aggiornamento del Piano faunistico-venatorio regionale.

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