Caccia: bocciato dal Tar il ricorso contro l'aumento delle quote Atc - Tuttoggi.info

Caccia: bocciato dal Tar il ricorso contro l'aumento delle quote Atc

Redazione

Caccia: bocciato dal Tar il ricorso contro l'aumento delle quote Atc

Gio, 03/05/2012 - 09:49

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Il presidente dell’Atc n. 3 Ternano-Orvietano, Giovanni Eroli, il presidente della Provincia Feliciano Polli e l’assessore provinciale alla Caccia Filippo Beco hanno tenuto ieri mattina una conferenza stampa per replicare alle dichiarazioni dei firmatari del ricorso bocciato dal Tar sull’aumento delle quote di iscrizione all’Atc. Polli, Eroli e Beco hanno ricordato la motivazione dell’aumento correlato al progetto di gestione faunistica del territorio per il miglioramento e la valorizzazione del patrimonio venatorio-ambientale. “Un progetto – è stato sottolineato in conferenza stampa – che è condotto con la piena condivisione delle associazioni venatorie, ambientaliste e degli agricoltori.” Nel suo intervento Eroli ha parlato di “attacco politico all’Atc n. 3 e alla collaborazione in atto tra Provincia, Autorità territoriale di caccia e mondo venatorio, ambientalista e agricolo da parte di rappresentanti politici.” “La bocciatura del ricorso da parte del Tar – ha aggiunto Eroli – è stata piena, per via dell’inconsistenza della materia posta. Tale fatto è comprovato dalla condanna dei proponenti al pagamento delle spese legali. Chi ha fatto ricorso non rappresenta i cacciatori perché 355 firme su 10.000 cacciatori non è un dato significativo.” “La sentenza – ha dichiarato il presidente Polli – mette fine ad una vicenda che ha alcuni aspetti sorprendenti per le modalità e i soggetti protagonisti del ricorso.” Polli ha sottolineato che il Tar ha riconosciuto l’intesa con la Provincia di Perugia per l’aumento delle quote ed ha ricordato che tale aumento è motivato dal progetto di gestione faunistica del territorio “che va a vantaggio – ha puntualizzato – di agricoltori, cacciatori e ambientalisti.” Nel corso della conferenza stampa Polli, Eroli e Beco hanno rimarcato tre punti qualificanti della bocciatura del Tar. “Esso – hanno spiegato – riconosce che vi è stata intesa tra le Province umbre, che la delibera è stata adottata con la condivisone delle associazioni venatorie, agricole e ambientaliste e che l’aumento è giustificato dal progetto in essere.”

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