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Caccia, bilancio della prima giornata ufficiale di apertura

Autodisciplina dei cacciatori e prevenzione delle 25 pattuglie della polizia provinciale hanno fatto scorrere liscia la giornata di apertura della caccia.Stando a quanto riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, nessuna richiesta di soccorso è arrivata alla centrale operativa del 118 regionale.

Non si registrano neppure accessi al Pronto Soccorso del S.Maria della Misericordia per infortuni legati in qualche modo alla caccia, quali traumi distorsivi agli arti o ferite accidentali, che pure  avevano richiesto l’intervento dei medici un anno fa.Tuttavia va tenuto conto del ridotto numero di iscrizioni rispetto al passato.

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Oltre 150 controlli, 14 verbali elevati per violazioni su distanze da abitazioni, mancate annotazioni capi abbattuti e raccolta bossoli, caccia all’interno di allevamenti di selvaggina ed infrazioni amministrative in questa prima domenica di avvio ufficiale della stagione venatoria 2014-2015.

Lo rendono noto il vice-comandante della Polizia Provinciale di Perugia, Dario Mosconi, che sottolinea il lavoro svolto senza sosta dalla centrale operativa, istituita dall’ente, per dare risposte immediate e tempestive ai cittadini e ai cacciatori i quali potranno effettuare ogni segnalazione al n. 075/32111. “Oltre 15 le pattuglie che oggi sono state dislocate sul territorio provinciale – ha aggiunto Mosconi – operative su diversi turni”.

“Come sempre la nostra Polizia è al servizio della collettività affinché l’inaugurazione della stagione venatoria avvenga nel migliore dei modi – dichiara il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi -. Confidiamo però soprattutto nella collaborazione dei cacciatori non solo per il regolare svolgimento dell’attività, ma anche per svolgere il ruolo fondamentale di tutela ambientale, segnalando, ad esempio, la presenza di discariche abusive o altre violazioni di legge. Una sinergia tra Polizia provinciale e cacciatori che negli ultimi anni ha portato a risultati importanti”.

“Resta il fatto che l’inizio della stagione venatoria – aggiunge Guasticchi – rappresenta la sintesi di un lavoro molto complesso che ha impegnato e impegna la struttura della Provincia di Perugia per garantire e diffondere la cultura della legalità e della sicurezza, oltre che per creare una nuova consapevolezza tesa a fare dei cacciatori autentici cultori dell’ambiente”.

Aggiornato alle 18.50