La gestione del cinghiale è da sempre per lAmbito territoriale di caccia Perugia 2 un argomento di forte attualità. Caccia in battuta, prelievo selettivo, battute selettive allinterno delle Zone di ripopolamento e cattura (Zrp), prevenzione danni, sopralluoghi e risarcimenti agli agricoltori rappresentano delle voci che impegnano lAtc costantemente durante lanno. L’attenzione riposta al miglioramento di queste attività passa attraverso interventi su diverse fasi della gestione della specie. Questo il commento di Luciano Calabresi, presidente dellAtc Pg2, che ha annunciato anche l’introduzione di una novità nel settore.
“Attraverso i verbali di caccia - ha spiegato Calabresi- è già possibile raccogliere numerosi dati biologici e biometrici sulla specie che poi inviamo all’Osservatorio faunistico regionale. Un limite è rappresentato dal ritardo con cui queste informazioni arrivano allAtc e, quindi, alla Regione. Per superare questo problema abbiamo messo a disposizione delle squadre una banca dati online in cui è possibile riportare i dati del verbale, già alla fine della giornata di caccia. Così l’Atc Pg2, unico in Italia, è in grado di fotografare istantaneamente l’andamento della gestione del cinghiale, effettuare elaborazioni ed, eventualmente, prevedere interventi. Inoltre, richiedendo anche la georeferenziazione degli abbattimenti, arricchisce il proprio database di un’ulteriore importante informazione. Il sistema di inserimento diretto dei verbali da parte delle squadre è ancora in fase sperimentale, ma si sta dimostrando un efficace passo in avanti nella gestione. Grazie all’impegno dei cacciatori delle squadre e alla competenza dei dipendenti e dei tecnici dell’Atc- ha commentato Calabresi – è stato possibile realizzare tutto a costo zero. Stiamo facendo da apripista a un percorso che a breve potrebbe essere intrapreso anche ad altri livelli.”
L’Atc Pg2 ha aggiunto Calabresi ha contribuito più volte negli anni alla modifica del Regolamento di caccia al cinghiale e, prima dell’avvio di ogni stagione venatoria, è intervenuto per aggiustare l’assetto di distretti e settori, modificandoli. Tutto ciò è stato fatto per migliorare la gestione della specie, equilibrare i rapporti tra le squadre, ridurre le tensioni intorno a questa forma di caccia. In adeguamento alla normativa regionale, inoltre, l’Atc Pg2 predispone, per mezzo di uno zoologo professionista, il Piano di gestione del cinghiale in cui vengono individuati tutti gli interventi mirati a questa specie: dalla prevenzione dei danni (colture a perdere, distribuzione di recinzioni elettrificate) fino all’indicazione del numero di cinghiali da abbattere per ciascun distretto (come quota minima da raggiungere tassativamente). ”Nonostante dal 2010 (anno in cui gli Atc hanno recepito a pieno la delega sul risarcimento dei danni) a oggi siano stati liquidati per intero gli agricoltori -ha concluso Calabresi- il Piano è formulato con l’obiettivo di contenere e nel tempo ridurre al minimo i danni all’agricoltura.”