Fa.Mu.
Pianeta caccia: Anlc contro Zrc, questo in breve quanto si sta verificando in Umbria e, nello specifico a Colfiorito. Da una parte c’è una nuova Zona di Ripopolamento e Cattura – la Z.R.C. è un’area, per definizione, destinata a incrementare la riproduzione naturale delle specie selvatiche stanziali e autoctone, in queste zone si favoriscono soste e riproduzione di specie migratorie al fine di favorire il ripopolamento nelle zone circostanti – dall’altra l’Associazione Nazionale Libera Caccia (ANLC) schieratasi appunto contro una di queste zone, nella fattispecie quella istituita dalla Provincia di Perugia a Colfiorito. L’associazione ha fatto sapere di aver deciso di sostenere il ricorso al Tar dell’Umbria “presentato nei giorni scorsi dal titolare di un terreno ricadente nella nuova Zrc, nell’interesse anche di numerosissimi altri proprietari e conduttori di fondi agricoli”.
Il ricorso dovrebbe essere esaminato dal Tribunale amministrativo regionale, a cui è stata richiesta preliminarmente la sospensiva sull’istituzione della zona in questione, già a partire da inizio settembre
Storia. L’Anlc ha redatto una breve cronistoria sullo svolgimento degli avvenimenti in relazione all’istituzione della nuova Zrc di Colfiorito.
Si parte dallo scorso anno quando, contro una prima determinazione della Provincia per l’individuazione dei confini della zona di ripopolamento e cattura (datata 14 marzo 2011), numerosi cittadini proprietari dei terreni interessati, come previsto dalla legge, avevano presentato opposizione, raccogliendo 328 firme. La Provincia, però, per tutta risposta, dopo aver chiesto i documenti attestanti le proprietà dei terreni da parte dei firmatari, in data primo giugno 2012 ha diramato una nuova determinazione per l’istituzione della Zrc, sostenendo che i terreni per cui i proprietari avevano presentato opposizione rappresentavano soltanto il 39,17% della superficie interessata dalla zona da costituire (considerando al suo interno anche l’Oasi di Colfiorito), un numero insufficiente a fermare il provvedimento regionale. La legge regionale 157/1992, infatti, all’articolo 10 prevede che le opposizioni devono superare il 40%, altrimenti la Provincia può costituire la Zrc in forma coattiva. Contemporaneamente però, e questa è la cosa paradossale che il presidente regionale di Libera Caccia, Lando Loretoni, non ha mancato di far notare al presidente della Provincia di Perugia, l’ente locale, attraverso l’Ambito territoriale di caccia Perugia 2, ha annullato i contributi nei confronti delle varie zone di ripopolamento e cattura già esistenti nel territorio. “Si costituisce insomma una nuova Zrc – evidenzia Loretoni – ma automaticamente se ne chiudono 13, una cosa che ci fa rimanere senza parole”.
Proprio contro l’assurdità dei provvedimenti della Provincia, ed in particolare la mancata considerazione delle 328 opposizioni (che secondo Libera Caccia rappresentano oltre il 40% del territorio e non una percentuale inferiore come asserito dalla controparte), l’associazione ha deciso di sostenere i cittadini pregiudicati dall’istituzione della nuova Zrc e contrari ad essa. Per questo l’Anlc umbra, alla presenza del presidente regionale Lando Loretoni e di quello di Foligno Marco Fancelli, ha deciso di dare un sostegno legale ai proprietari dei terreni per presentare ricorso al Tar. Oltre a mettere a disposizione i propri avvocati, la Libera Caccia ha altresì incaricato due professionisti di settore di redigere una consulenza finalizzata al calcolo della superficie interessata dalla Zrc e della parte per cui è stata fatta opposizione. Ne è emerso appunto il superamento della percentuale del 40% di contrari all’istituzione della zona di ripopolamento e cattura di Colfiorito, ma anche vari altri vizi presenti nelle determinazioni della Provincia di Perugia. Osservazioni contenute in 2 tomi che costituiscono il ricorso al Tar presentato.