Ai carabinieri che lo hanno fermato nell’ambito dei controlli per l’applicazione dei divieti sul Coronavirus ha detto che andava a giocare al lotto. E già la scusa non reggeva, perché per decreto tutte le lotterie sono state sospese. Ma soprattutto i militari hanno subito notato che sul sedile del suo fuoristrada c’era una carabina calibro 22 con un’ottica di precisione. Arma che, come hanno poi appurato i militari, era stata caricata con 6 colpi.
Un’arma che l’uomo, un 74enne, evidentemente era pronto ad usare nella sua solitaria battuta al cinghiale al tempo del Coronavirus.
L’uomo è stato fermato dai carabinieri forestali della stazione di Passignano sul Trasimeno all’interno del centro abitato di Magione.
Il 74enne si è giustificato appunto dicendo di essere uscito di casa per andare a giocare al lotto. Ma accanto a sé aveva la carabina di precisione, per giunta carica.
Immediatamente scattava così il sequestro dell’arma e la successiva denuncia per porto abusivo di arma in luogo pubblico e violazione dell’art. 650 cp per essere uscito di casa senza giustificato motivo. Ritirate inoltre, in via amministrativa, tutte le armi detenute e la licenza di caccia di cui era titolare. Rischia ora una pesante condanna e la revoca definitiva del porto di armi.
Nella stessa giornata sono scattate altre due denunce per violazione dell’art. 650 cp nei confronti di due residenti di Passignano sul Trasimeno sorpresi a cercare asparagi e a spostarsi da casa senza giustificato motivo.