Cabiria, venti anni sulla strada, per aiutare prostitute a difendersi dall’HIV ed altre malattie trasmissibili con rapporti sessuali non protetti. Compie venti anni di attività l’Unità di Strada Cabiria -Arci Solidarietà Ora d’Aria Perugia. Per l’occasione, organizza una serie di eventi ed incontri pubblici.
Arriva per la prima volta a Perugia il collettivo dei Conigli Bianchi, artisti ed attivisti uniti contro la sierofobia. Dopo 30 anni di imbarazzo e tabù, nasce un progetto che cerca di rovesciare la paura dell’HIV e trasformarla in potere. Mercoledì 21 novembre alle ore 18, presso Umbrò, Via Sant’Ercolano 2 – Perugia, ci sarà l’inaugurazione della mostra ‘Six Little Rabbits’ a cura dei Conigli Bianchi. 36 illustratori che hanno “donato” le loro matite per cercare di sfatare i miti più diffusi sulla sieropositività, provando a ridisegnare l’immaginario collettivo sull’HIV.
Giovedì 22 novembre alle ore 21:30, presso il Cinema Nuovo Méliès, andrà in scena lo spettacolo Bianconiglio sulla prevenzione delle MST (Malattie Sessualmente Trasmesse) a cura dei Conigli Bianchi. Un viaggio nel paese della “sieroconsapevolezza”, un’ora e mezzo di proiezioni in esclusiva tra rivelazioni e disegni dal vero.
Per l’occasione del ventennale, inoltre, l’UDS Cabiria ospiterà nella città di Perugia l’incontro nazionale delle unità di strada che si terrà il 22 e il 23 novembre tra Sala Sant’Anna ed Umbrò. L’incontro vedrà presenti le unità di strada e di contatto che si occupano di prostituzione, tratta e accattonaggio provenienti da tutta Italia per un momento di confronto e approfondimento sui temi salienti.
“L’Unità di strada Cabiria nasce nel 1998 per volontà di Arcisolidarietà – Ora d’Aria Perugia – commenta la coordinatrice Barbara Pilati – con l’obiettivo di creare un servizio mirato alla riduzione del danno da HIV e dalle malattie a trasmissione sessuale tra le/i sex workers migranti”. Oggi l’unità di strada Cabiria è parte del progetto Free Life 2 della Regione Umbria, e nello specifico si occupa di: mappatura e rilevazione fenomeno prostituzione in strada e all’aperto in genere; attività di primo contatto per fornire informazioni, mediazione sociale e riduzione del danno delle malattie a trasmissione sessuale; sperimentazione di azioni volte all’emersione dello sfruttamento sessuale, indoor mediante annunci sui mezzi di comunicazione locali.
“Operiamo su tutto il territorio regionale – conclude Barbara Pilati – attraverso uscite in strada nei luoghi della prostituzione (Perugia, Spoleto, Todi, Umbertide, Gubbio, Camporeggiano, Terni), forniamo assistenza socio-sanitaria, portiamo materiale informativo sulla prevenzione, preservativi ed informazioni riguardanti la legislazione e i diritti della persona”.