E poi in una mattina come tante ti svegli e trovi un un avvoltoio indiano a vagare spaesato nel tuo giardino. Stropicci un po' meglio gli occhi e ti accorgi che non stai sognando, c'è proprio un animale con un'apertura alare di oltre due metri che non avevi mai visto prima, se non allo zoo o in qualche documentario sulle specie protette. E' accaduto ad un perugino nei giorni scorsi, che dopo primi attimi di stupore non ha esistato a comporre il 1515 e avvisare il Corpo Forestale dello Stato che ha inviato una squadra del Cites in località Fontignano per recuperare il volatile.
Forse si è perso. Probabilmente l'avvoltoio si era allontanato dal luogo in cui era custodito a causa dei forti venti in quota che si erano verificati nei giorni precedenti. L'animale è inanellato ed in ottime condizioni di salute ed alimentari, per cui si presume sia nato in cattività ed abbia un proprietario, considerato che tale specie di avvoltoio viene allevata, per passione, come accade per gli uccelli rapaci o anche per essere utilizzato per spettacoli o rievocazioni storiche.
Potrebbe essere arrivato da molto lontano. Questo genere di avvoltoio, identificato come Gyps indicus, presenta le stesse caratteristiche delle specie congeneri cioè testa e collo calvi, coda corta, ha dimensioni generali minori rispetto al grifone europeo, comunque ragguardevoli tenuto conto che l’apertura alare del soggetto ritrovato si aggira sui due metri. Si tratta di una specie esotica originaria del Pakistan e dell'India soggetta nel recente passato ad un drastico calo a seguito di avvelenamento da diclofenac, un antinfiammatorio innocuo per i bovini ma letale per questa specie. Di abitudini esclusivamente necrofaghe individua le carogne dall'alto pattugliando vaste zone anche da altezze considerevoli, per tale motivo potrebbe provenire anche da molto lontano.
Si cerca il proprietario. Sono state avviate indagini per risalire al proprietario che si presume lo stia ricercando attivamente, tenuto conto anche del suo notevole valore commerciale. L’animale è stato prelevato dal personale specializzato Cites e trasportato presso il centro autorizzato di accoglienza della fauna selvatica “Formichella” di San Venanzo (TR) nel Monte Peglia, gestito dal Cfs, dove verrà ospitato in attesa del'individuazione del proprietario. L'avvoltoio indiano è specie protetta dalla Convenzione di Washington e dal regolamento comunitario di attuazione CE 338/97 inserita nell'allegato B il cui commercio è sottoposto a controllo. In Italia il servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione ed il controllo tecnico-specialistico sul rispetto della Convenzione ed esercita attività di polizia, specialistica nel settore.