Ben 39.000 visitatori per Burri in appena due settimane: sono questi i dati trasmessi dal Guggenheim Museum di New York alla Fondazione Burri che, attraverso il presidente Bruno Corà, si dice molto soddisfatta del successo che la mostra The trauma of painting sta riscuotendo, “39000 ingressi in due settimane significa circa 3000 visitatori al giorno, un’accoglienza davvero notevole, che per la verità si percepiva già dall’inaugurazione e che esce confermata da un’affluenza sorprendente anche per un’istituzione abituata ai grandi numeri, come il Guggenheim”.
The trauma of painting è la più grande mostra di Burri allestita in un luogo diverso dai suoi musei. Si compone di circa 100 opere, un terzo derivanti dalla Fondazione Burri, altre appartenenti a gallerie e a privati. E’ accompagnata da un programma collaterale di grande qualità articolato in una rassegna cinematografica di cinema neorealista, performances teatrali tra le quali la più attesa è la nuova coreografia del balletto che Minsa Craig, la moglie di Burri, realizzò, ispirata dall’arte del marito sulle musiche composte nel 1967 da Toru Takemitzu.
Anche per il sindaco tifernate Luciano Bacchetta le notizie che vengono da New York sullo straordinario seguito che sta riscuotendo la mostra “sono una conferma all’arte di Burri, riconosciuta ed apprezzata tra gli addetti ai lavori e dal grande pubblico. Per questo allargare anche in Italia la conoscenza della sua opera e della città che la custodisce è una priorità di questo Centenario, che ci sta dando tante soddisfazioni”.