Si è tenuta questa mattina presso la Sala Rossa del Palazzo dei Priori la tradizionale conferenza stampa che precede l’apertura dell’anno scolastico 2011/2012. Alla presenza dell’Assessore alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza Monia Ferranti e del suo staff, si è discusso delle problematiche e delle possibile risoluzioni che la gestione del settore dell’istruzione comporta, in particolare per la spesa comunale a seguito della finanziaria proposta dal governo e della generale crisi economica in corso. Le parole dell’Assessore Ferranti sono state ben chiare e affatto allineate con il lavoro del governo centrale: “tutto il peggio è diventato realtà, ma il meglio della scuola è in movimento”, si legge nel suo comunicato, accanto all’impegno, da parte sua e di tutto l’assessorato, di mantenere in vita poli scolastici in grado di valorizzare il protagonismo e la cittadinanza di bambini e ragazzi, per una cultura sempre più inclusiva e democratica. Tasto dolente della conferenza stampa è stato il ridimensionamento verticale imposto dalla finanziaria, che tira in ballo l’intervento della regione, e riguarda il personale docente e ATA, ma anche la gestione degli spazi, a fronte di un aumento del numero di bambini iscritti per i futuri anni scolastici. L’Assessore Ferranti ha così affermato che l’intera amministrazione comunale si è impegnata a riassorbire il personale precario, per garantire la qualità del servizio e la tutela dei bambini, in particolare perché esiste un problema di vigilanza alle classi e di gestione degli spazi. Il ridimensionamento garantisce, secondo quanto affermato dall’amministrazione, una scorciatoia per subire meno tagli, ma soprattutto una soluzione ad un sistema poco utile al perseguimento delle finalità educative, fermo restando l’impegno al riassorbimento del personale precario. Monia Ferranti ha definito frutto di un “campanilismo ostinato” quei procedimenti che facevano in modo di accorpare classi di scuola materna ed elementare nello stesso istituto. Allo stesso tempo, durante l’incontro con le famiglie avvenuto nei giorni precedenti, e svoltosi in maniera costruttiva e pacifica, si è convenuto sul fatto che non sarà possibile per i bambini avere insegnanti a tempo pieno. Rinnovato l’impegno per i ragazzi disabili, che compete alla gestione comunale solo per quanto riguarda i bambini della scuola primaria (infatti l’istruzione secondaria spetta alla provincia), per la gestione delle mense e per l’integrazione dei bambini stranieri. Interessante inoltre sottolineare come il finanziamento agli istituti privati sia leggermente diminuito rispetto all’anno scorso, ammontando a 398.000.000 euro nella voce di bilancio per l’attuazione del diritto allo studio. Le uscite per gli interventi di edilizia scolastica a carico del Comune, invece, sono pari a 1.523.900.000. Nell’offerta culturale, inoltre, colpisce l’impegno per l’educazione motoria e la scienza. Grandi assenti la tecnologia e le lingue straniere.
AleChi