Una scuola più innovativa dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica. Caratterizzata dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio. La “Buona Scuola” del premier Matteo Renzi arriva anche in Umbria, ai cui istituti sono stati destinati 8 milioni di euro. La novità è che sono state individuate le cinque aree, messe a disposizione del Ministero, alle quali verranno destinati i fondi. Si tratta di Corciano, Terni, Assisi, Perugia ed Umbertide: questi dunque i comuni dove si avvierà la costruzione di scuole innovative.
Edilizia scolastica, Umbria sopra la media | La mappa
Ne ha dato notizia l’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, al termine della selezione che gli uffici regionali hanno compiuto “seguendo scrupolosamente i criteri indicati dall’apposito Decreto ministeriale. Sono pervenute ben venti idee-proposte progettuali da parte degli Enti Locali per un totale di esigenze che sfiora i sessanta milioni di euro. A disposizione dell’Umbria – ha però sottolineato l’assessore Bartolini – ci sono soltanto otto milioni e mezzo di euro. Adesso dovremo attendere che il Ministero, attraverso un concorso nazionale di idee tra i professionisti del settore (che sarà pubblicato nei prossimi giorni), definisca ‘la scuola tipo’ da realizzare ed i relativi costi. Soltanto dopo dunque potremo sapere quante scuole, tra le cinque aree selezionate, potranno essere effettivamente realizzate in Umbria con il finanziamento assegnato a monte”.
Le scuole – Il ‘quintetto’ di aree individuate è formato dalla Scuola secondaria di primo grado San Mariano di Corciano (che ha ottenuto 71,90 punti), l’Istituto comprensivo Oberdan – primaria e secondaria di primo grado – di Terni (59,66 punti), il nuovo edificio del Professionale Alberghiero di Assisi (55,78 punti), la Scuola primaria e secondaria di primo grado di Ponte Pattoli di Perugia (52 punti) e la Scuola per l’infanzia “Monini” di Umbertide (50,60 punti). Gli Enti Locali nella loro manifestazione di interesse inoltrata alla regione dovevano prevedere la costruzione di una nuova scuola in un’area che sia nella loro piena disponibilità e urbanisticamente idonea all’edificazione, libera da vincoli, contenziosi in essere e quanto altro possa risultare motivo di impedimento o di ostacolo alla realizzazione dell’intervento.
I fondi – Saranno ammissibili a finanziamento soltanto le spese per la costruzione delle nuove scuole e quindi resteranno a carico dell’Ente Locale le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, allestimenti e attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area e l’eventuale collocazione temporanea degli alunni durante i lavori.
“I criteri che abbiamo utilizzato per la valutazione delle domande – ha aggiunto l’assessore Bartolini – riguardano l’ ampiezza del bacino territoriale di riferimento e della popolazione scolastica interessata dalla proposta nonché gli obiettivi di razionalizzazione della rete scolastica e di accorpamento o aggregazione di più sedi scolastiche esistenti. Sono stati però anche considerati, ai fini del punteggio complessivo, la disponibilità di un servizio di trasporto per garantire collegamenti adeguati alle esigenze del territorio e dell’utenza della scuola da realizzare, la disponibilità a promuovere con la nuova scuola la riduzione dei fenomeni di dispersione scolastica attraverso strutture che garantiscano lo svolgimento di attività dirette ad assicurare un utilizzo esteso delle dotazioni scolastiche (quali biblioteche, palestre, auditorium, spazi comuni di condivisione, laboratori e altro), nonché a garantire un’ampia apertura e coinvolgimento del territorio, anche attraverso processi di riqualificazione dello stesso; il livello di innovazione didattica che si intende promuovere nella nuova scuola, anche attraverso la sperimentazione di nuovi ambienti e modelli di apprendimento e la sperimentazione di nuovi ambienti e modelli di apprendimento. Ed infine abbiamo tenuto anche in particolare conto la collocazione in graduatoria del progetto nel piano triennale regionale 2015-2017 di edilizia scolastica”. Gli interventi ammessi saranno finanziati e realizzati direttamente dall’Inail.
©Riproduzione riservata