Terni

‘Buon compleanno’ sindaco, Latini ‘festeggia’ con rimpasto a 3 anni dalle elezioni

Sono passati tre anni dall’elezione del sindaco Leonardo Latini a Palazzo Spada. Era infatti il 24 giugno 2018 quando il centrodestra aveva fatto il vuoto nelle elezioni comunali che hanno portato la Lega a confermarsi come prima forza politica della città, con oltre il 64% delle preferenze.

Compleanno amaro per il sindaco Latini

Non c’è molto da festeggiare per il sindaco Latini, visto che da pochi giorni è stato costretto all’ennesimo rimpasto di Giunta, preso in mezzo da giochi di potere interni alla Lega e alle aspirazioni di Fratelli d’Italia a una partecipazione sempre più incisiva nell’esecutivo di Palazzo Spada. Anche nelle dichiarazioni il sindaco è sembrato in difficoltà, con una posizione politica che sembra ‘debole’ e ‘orfana’ dell’ex commissario Barbara Saltamartini.

La prima giunta Latini

L’11 luglio di tre anni fa, il sindaco firmava il decreto con la nomina della squadra dell’esecutivo: Andrea Giuli, vicesindaco e assessore (con deleghe alla cultura, turismo e marketing territoriale, istituto Briccialdi, eventi, iniziative natalizie, città di san Valentino, creatività, identità cittadina, rapporti con i cittadini/urp, informazione e comunicazione);

Valeria Alessandrini (con deleghe scuola e servizi educativi, università, ricerca e formazione, diritto allo studio, cooperazione internazionale, gemellaggi);

Sonia Bertocco (con deleghe risorse umane, semplificazione amministrativa, innovazione pa, ict, digitalizzazione, organizzazione, servizi al cittadino, servizi demografici, servizi statistici, piano strategico, affari generali, politiche europee);

Marco Celestino Cecconi (con deleghe al welfare, servizi sociali e solidarietà, volontariato, politiche abitative, edilizia residenziale pubblica; politiche per gli anziani, per la famiglia, per la disabilità, per l’immigrazione e l’integrazione, politiche sociali per i quartieri e le periferie urbane, trasparenza); Fabrizio Dominici con deleghe nei seguenti settori: bilancio e finanze, patrimonio, aziende partecipate, fondi e finanziamenti);

Stefano Fatale (con deleghe alla polizia municipale, commercio, artigianato, agricoltura, terziario, rapporti con ordini professionali, fiere, protezione civile);

Enrico Melasecche Germini (con deleghe ai lavori pubblici, arredo e decoro urbano, servizi cimiteriali, smart city, agenda urbana, coordinamento attività amministrativa, suape, urbanistica, edilizia privata, peep, paip, pianificazione strategica, area vasta);

Elena Proietti (con deleghe sport, politiche per i giovani, pari opportunità, decentramento, borghi e antiche municipalità, benessere degli animali);

Benedetta Salvati (con deleghe ambiente, igiene pubblica, verde pubblico, tutela del territorio e del paesaggio, efficientamento energetico, rifiuti, mobilità, viabilità, trasporti).

Cambiati 3 assessori in un anno

A guardare i nomi si nota subito che 5 assessori non ci sono più e molti sono cambiati nel tempo. Cerchiamo di ricostruire i momenti salienti che hanno portato ai 4 rimpasti di Giunta in 3 anni di governo della città. Il primo a cadere è stato l’assessore Fabrizio Dominici che, il 25 marzo 2019, per questioni di divergenze politiche, si era visto ritirare le deleghe dal sindaco. Ad agosto del 2019 il sindaco Latini ha dunque operato la prima rivoluzione a Palazzo Spada, dovendo far fronte anche alle dimissioni irrevocabili dell’assessore Sonia Bertocco (FI) e alla revoca delle deleghe all’assessore Marco Celestino Cecconi (FdI). Cristiano Ceccotti (Lega) era andato a sostituire Cecconi, mentre Sara Francescangeli (Lega) aveva preso il posto della Bertocco. A Orlando Masselli (FdI) era andato l’assessorato di Dominici.


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Nuove grane per Latini

Neanche il tempo di respirare che il sindaco si è trovato di nuovo in difficoltà, ‘compresso’ tra il commissariamento voluto dalla Lega con Barbara Saltamartini, le pressioni di partito, quelle di Fratelli d’Italia e del mondo delle associazioni civiche. Così, a dicembre 2019, il sindaco Latini ha dovuto fare i conti con l’elezione in consiglio regionale degli assessori Valeria Alessandrini ed Enrico Melasecche, oltre alla ‘cacciata record’ di Sara Francescangeli che aveva abbandonato l’esecutivo sbattendo la porta. I 3 assessori sono stati rimpiazzati rispettivamente da Cinzia Fabrizi (dirigente scolastico dell’Itis, vicina al centrodestra) Leonardo Bordoni (ex capogruppo gruppo consiliare Lega) e l’avvocato Giovanna Scarcia. Parlando di numeri, con le nuove nomine, la giunta Latini aveva collezionato ben 15 assessori in 18 mesi, quasi uno al mese; mentre erano stati 18 tondi tondi i cambi di schieramento all’interno dell’emiciclo di Palazzo Spada, un vero e proprio record (ad oggi, sono invece 21 con l’ultimo cambio di casacca – ieri 23 giugno – di Anna Maria Leonelli, consigliere comunale di maggioranza di “Uniti per Terni” passata al partito Cambiamo! Con Toti).

Nuovo rimpasto

Se il 2020 è stato un anno relativamente tranquillo, a maggio 2021 il sindaco ha dovuto far fronte anche alle dimissioni dell’assessore Leonardo Bordoni. Sul momento il sindaco ha trattenuto per sé le deleghe, per poi operare un’incisiva azione di cambiamento politico, voluto più da FdI che dalla Lega, con la nomina di altri 3 assessori firmata lo scorso 22 giugno. Silurato il vicesindaco Andrea Giuli con deleghe a Cultura e Turismo (nuovo vicesindaco Benedetta Salvati), sono entrati in Giunta Federico Cini (Lega) per sostituire Leonardo Bordoni, Maurizio Cecconelli (FdI) che ha assunto la delega alla Cultura ed Elena Proietti che ha assunto quella al Turismo.