Categorie: Città di Castello Eventi

Buon compleanno Galileo! / Città di Castello celebra il 450° anniversario della nascita dello scienziato

Galileo Galilei nacque a Pisa il 16 febbraio 1564 e Città di Castello, tra sabato 1 e lunedì 3 marzo, festeggerà il 450° anniversario della nascita di questo padre della scienza moderna. A ricordare lo scienziato toscano sarà soprattutto un lunghissimo pendolo, che oscilla da stamattina (martedì 25 febbraio) sotto la cupola della Cattedrale di Città di Castello. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il polo tecnico “Franchetti-Salviani”, il Centro studi Villa Montesca, l’Amministrazione comunale, la diocesi, il Dipartimento dei Vigili del fuoco, il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia e l’associazione di Letture Ad Alta Voce (Laav).
“Eppur si muove: dai problemi della scienza alla scienza dei problemi” è il tema del percorso storico didattico culturale che, secondo il vicesindaco Michele Bettarelli, “ha riunito tanti soggetti e tanti aspetti, di scienza, cultura e praticità, per ricordare un gigante della storia umana”. “Sono molti gli aspetti positivi che la ricorrenza offre ai tifernati” ha continuato Bettarelli “grazie al polo tecnico, al Centro studi e agli altri soggetti che hanno collaborato per portare nella nostra Cattedrale un fondamentale della cultura scientifica moderna e una svolta del pensiero occidentale come viene considerato l'esperimento del pendolo. Galileo, nell'allestimento di Marco Paolini, è stato anche un recente protagonista della stagione di prosa degli Illuminati: rappresenta una figura-faro i cui valori hanno superato la prova del tempo. L'effetto scenico è una parte della manifestazione non secondaria perché spesso il sapere nasce dalla meraviglia“.
Valeria Vaccari, dirigente del polo tecnico, ha quindi introdotto e spiegato i motivi dell’iniziativa nella conferenza di stamattina in Duomo: “La filosofia del nostro polo è fare scuola partendo dalle cose concrete affrontate con approccio scientifico e non potevamo lasciarci sfuggire i 450 anni della nascita di Galileo Galilei. Abbiamo pensato ad un programma che coinvolgesse tutte le scuole e tutta la città, riproducendo il pendolo al centro della cupola del Duomo, un modo per riconoscere il valore del genio di Galileo perché la scienza è alla portata di tutti e spesso i suoi successi sono stati suggeriti dall’ordine naturale“. Il titolo dell’esperimento, a cura del Dipartimento tecnico e scientifico della scuola promotrice, coordinato da Roberto Marcucci, è “Dall’isocronismo del pendolo (Galileo, Pisa 1583) al moto di rotazione terrestre (Foucault, Parigi 1851)” e prelude alla conferenza stampa che nel pomeriggio di sabato 1° marzo (ore 16), al cospetto del pendolo, terrà Maurizio Busso, docente del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia su “Galileo Galilei: alle radici della cultura scientifica”. A seguire i volontari della Laav (Letture Ad Alta Voce) leggeranno brani delle opere dello scienziato. Le celebrazioni si concluderanno lunedì 3 marzo nell’aula magna del polo tecnico con il laboratorio di ricerca-azione per docenti “Visual learning e PBL: un contributo alla didattica interdisciplinare”, a cura di Fabrizio Boldrini, direttore del Centro Studi Villa Montesca, Giovanni Cangi, Luigi Mirri, Urbano Pierucci e Danila Tellina. “Può sembrare una cosa bizzarra ma in realtà il pendolo ci aiuta a modificare ed attualizzare l'approccio degli operatori, modellandolo sull’esperienza dei ragazzi e stimolando il loro senso critico” ha detto Fabrizio Boldrini, che è anche coordinatore del progetto comunitario “Yourvid YESdigital”, nell’ambito del quale si sviluppa l’esperimento. “Anche nel metodo montessoriano – ha aggiunto Boldrini – le scienze sono una questione empirica, che non può prescindere dalla realtà. Il dato italiano sul livello di conoscenza scientifica dei ragazzi non è rassicurante: il programma per i 450 anni della nascita di Galileo è per il Centro anche un'occasione di proporre una didattica innovativa da spendere su una dimensione europea. Da sabato il nostro sito, http://www.montesca.it/index.asp, ospiterà un tributo alla vita di questo grande italiano”.
Marco Conti, docente del polo tecnico e responsabile delle Relazioni esterne del Centro, è entrato poi nei dettagli: “Galileo mostra che il pendolo, da qualsiasi posizione inizi a oscillare, impiega lo stesso tempo a compiere il periodo. Aveva già intuito che la terra ruotava ma non riuscì a dimostrarlo; raccolse il suo testimone Focault e oggi noi rinnoviamo quell'esperienza entusiasmante, dimostrando che il pendolo si muove lungo una diagonale mobile dal momento che la terra gira. Questo pendolo è denso di concetti e di teoria, derivando da un sistema di pensiero che tocca molte branche del sapere umano: dalla filosofia alla religione, dalla meccanica alla fisica”. Il pendolo riprodotto si estende verso il basso per 30 metri, la sua sfera pesa 8 chili e compie un periodo di circa 11 secondi mentre quello di Focoul, fatto oscillare dalla cupola del Pantheon di Parigi nel 1851, era lungo 67 metri e l’estremità pesava 28 kg.