Bufera su mercato coperto; strage di multe indigna cittadini e commercianti. 'Rivolta' in Via San Nicandro - Tuttoggi.info

Bufera su mercato coperto; strage di multe indigna cittadini e commercianti. 'Rivolta' in Via San Nicandro

Redazione

Bufera su mercato coperto; strage di multe indigna cittadini e commercianti. 'Rivolta' in Via San Nicandro

Gio, 12/01/2012 - 08:32

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Luca Biribanti
Una vera Odissea quella del nuovo mercato coperto comunale che è arrivato ancora una volta alla ribalta della cronaca locale per l'ecatombe di multe arrivate ai danni degli automobilisti ternani. Il piazzale sul quale sorge quello che è stato definito il 'mostro arancione' è utilizzato come parcheggio gratuito sia dai clienti dei banconisti del mercato, sia da chi cerca disperatamente un parcheggio nel centro cittadino. Il problema è che le sbarre del parcheggio non sono ancora attive e chiunque può accedere al piazzale, anche se all'ingresso è collocato un cartello con divieto di transito che consente il carico e scarico soltanto agli operatori commerciali del mercato in determinati orari. In questi giorni la Polizia Municipale ha effettuato dei veri e propri raid ai danni della auto parcheggiate 'abusivamente', incassando 80 euro per ogni contravvenzione. Molti avevano sollevato il problema parcheggio già prima che la costruzione fosse terminata ed ora sono gli stessi proprietari dei box che scendono sul piede di guerra: “Così allontanano i clienti – ci ha detto uno di loro – tutti sono terrorizzati dalla possibile multa e le vendite ne risentono, soprattutto in un periodo di crisi come queste è come toglierci l'aria”. Resta da capire per quale motivo le sbarre che regolano l'accesso al parcheggio siano ancora non funzionanti. Certo i cittadini potrebbero utilizzare lo spazio a disposizione più responsabilmente; ci sono molti titolari di negozi limitrofi, ad esempio, che posteggiano proprio nella zona in questione, trasgredendo il divieto di transito posto all'entrata per l'intera giornata. Intanto la Federconsumatori è scesa sul piededi guerra annunciando un maxiricorso al giudice di pace.

La Rivolta di Via San Nicandro Ieri sera il problema ha coinvolto anche una via adiacente al mercato comunale, Via San Nicandro. Da anni i residenti della zona sono in lotta con il comune per la mancanza di parcheggi; l'unica soluzione che hanno a disposizione i cittadini è quella di pagare un abbonamento annuale al vicino parcheggio di Piazza Castello, rischiando altrimenti una multa giornaliera. Va detto che quella è una strada chiusa e che le macchine in sosta sono soltanto dei residenti che proprio nella serata di oggi hanno trovato una bella sorpresa: una raffica di multe anche ai loro danni. Qualcuno si è trovato davanti alla propria auto a staccare dal tergicristallo il bel fogliettino con bollettino e subito si accesa un'animatissima discussione tra i sanzionati sulla poca elasticità del comune che da una parte non ascolta le loro lamentele e, dall'altra, offre come unica alternativa un parcheggio a pagamento. I toni concitati di coloro che discutevano in strada ha fatto affacciare qualche altro cittadino che informato della novità, è subito sceso per ritirare il proprio fogliettino dal tergicristallo. Si è formato così un piccolo capannello al quale ci siamo avvicinati con molta cautela, vista l'agitazione che c'era. Uno di loro ci ha detto: “E' proprio una vergogna, non c'è rispetto. Ma dove dobbiamo metterla questa benedetta macchina? E poi? Aspettano proprio l'orario del rientro quando possono pizzicare più auto possibile per fare cassa sulla nostra pelle. Ma ora basta non ne possiamo più”. Alla sua voce si aggiunge subito quella di un altro malcapitato: “Ah lei è un giornalista? Bene! Scriva pure che questi signori hanno la faccia come il culo a mandarci la Polizia per le multe. Hanno costruito questa oscenità qui davanti e non sono stati capaci a pensare di riservare un'area per farci parcheggiare. Devono solo vergognarsi”. A seguire tutti hanno espresso lo stesso concetto, e la situazione sta diventando insostenibile e vicina all'esasperazione come dimostrano le parole di un altro multato, tra i più accesi: “Bravi bravi continuassero così, poi non se lamentassero se qualcuno se fa male”. L'espressione certo colorita rende bene l'idea, di come sia necessario trovare una soluzione e ascoltare con più attenzione quello che rientra nel diritto del cittadino.
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