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Buco generazionale in Umbria, ecco i comuni che stanno perdendo più giovani

Nell’Umbria che ha visto sparire oltre un quinto dei propri giovani, nel nuovo Rapporto Mediacom043 Giuseppe Castellini analizza la situazione di ciascun comune della regione negli ultimi 10 anni.

I municipi umbri che, dal 2009 al 2019, perdono più popolazione all’interno della fascia 25-40 anni sono Polino (-70,7%), Poggiodomo (-63,6%), Parrano (-44,1%), Valtopina (-38,1%) e Acquasparta (-37,3%).

I comuni umbri che presentano i cali minori del numero dei giovani 25-40 sono invece Giano dell’Umbria (-2,6%), Cannara (-6,7%), Fratta Todina (-7,2%), Attigliano (-8,4%) Sant’Anatolia di Narco (-11%) e Paciano (-11%).

Nei comuni più grandi

Guardando all’andamento nei comuni sopra i 10mila abitanti, la cui consistenza in termini di popolazione permette di dare un valore più significativo ai dati, i cali maggiori del numero dei giovani 25-40 si registrano nell’ultimo anno a Narni (-30,8%, con la scomparsa di 1.305 giovani 25-40, ossia ne è sparito quasi un terzo), Magione (-25,1%, ossia nel 2019 c’è un quarto in meno dei giovani 25-40 che c’erano nel 2009, in valore assoluto -825 giovani 25-40) e San Giustino (-25,1%, -664). Quindi Città di Castello (-23,9%), Gubbio (-23,5%) e Terni.

I cali più bassi, invece, a Castiglione del Lago (-14,8%), Marsciano (-16,3%) e Umbertide (-16,7%). Perugia marca -20,5%, con la scomparsa di 7mila 872 dei giovani 25-40 anni (nel 2019 il calo è di oltre un quinto rispetto a quelli che c’erano nel 2009).

Le quote sul totale della popolazione

Giano dell’Umbria, il comune della regione che ha avuto nel decennio il minor calo del numero di giovani 25-40 anni, è anche quello dove, nel 2019, è più elevata la quota di giovani 25-40 sul totale della popolazione (21,1%, nel 2009 era 22,3%). Seguono Attigliano (19,8%, contro il 22,6% nel 2009), Cannara (19,4, era 21,2% 10 anni fa), Bettona (19,3%, contro il precedente 22,9%), Collazzone (19,1%, nel 2009 era 24%).

Prendendo come spunto il caso di Collazzone, ci sono comuni che, essendo partiti nel 2009 con un livello buono della quota di giovani 25-40 anni sul totale della popolazione, pur avendo perso molto negli ultimi 10 anni (nel caso di Collazzone il calo del numero delle persone 25-40 è tato del 21,1%, quindi di oltre un quinto) riescono a restare nella parte alta della graduatoria dei municipi per quota della popolazione25-40 anni sul totale.

Si tenga presente che, nel 2019, come emerge dalla Tabella 3 solo Giano dell’Umbria supera, come quota dei giovani 25-40 sul totale degli abitanti, la soglia ‘critica’ del 20%, sotto la quale rischiano una grave compromissione le possibilità di sviluppo economico-sociale. Tutti gli altri comuni nel 2019 sono, chi più chi meno, sotto tale soglia. Dieci anni fa, nel 2009 sopra la soglia ‘critica’ del 20% erano invece 68 comuni su 92, due erano esattamente sulla soglia del 20% e solo 2 erano sotto.

Nel 2019, sempre in termini di quota della fascia 25-40 sul totale della popolazione, i valori più bassi li presentano Poggiodomo (8%, contro il 14,8% del 2009), Polino (9,7%, contro il precedente 26,8%), Parrano (12,3, rispetto al precedente 18,7%), Sellano (14,3% contro 15,2%), Cerreto di Spoleto (14,4% contro 19% nel 2009). In alcuni di questi comuni i giovani 25-40 sono praticamente quasi scomparsi del tutto.

Le percentuali sopra i 10mila abitanti

Guardando ai comuni con più di10mila abitanti, come detto presentano tutti valori sotto la soglia ‘critica’ del 20%. Le percentuali più elevate di giovani 25-40 sul totale della popolazione nel 2019 sono quelle di Umbertide (19%, era 22,8% nel 2009), Corciano (18,9% contro il precedente 26%, un vero e proprio crollo), Bastia Umbra (18,9%, contro 24,9% nel 2009), Perugia (18,4%, rispetto al 23,3% del 2009), Foligno (18,4%, contro il 22,5% di dieci anni fa).

I comuni oltre i 10mila abitanti con le quote più basse sono invece Orvieto (16,6%, rispetto al 19,9% del 2009), Todi (16,8%, contro il precedente 20,3%), Spoleto (16,9%, dieci anni fa era il 20,7%) e Terni (17%, era il 21,9% nel 2009. Comuni, questi ultimi, dove i giovani sono, per così dire, diventati merce rara sul totale degli abitanti.

Si tenga presente che, se nel 2019 tutti i comuni oltre 10mila abitanti sono sotto la soglia ‘critica’ del 20%, nel 2009 lo era solo Orvieto, peraltro quasi toccandola (19,9%).

Anche in questo caso emerge la necessità di una lettura sinergica dei dati del Rapporto Mediacom043. Orvieto, infatti, pur registrando nel decennio 2009-2019 un calo del numero dei giovani inferiore alla media regionale e anche alla media dei comuni oltre i 10mila abitanti, resta tra questi ultimi per quota di 25-40 sul totale degli abitanti perché partiva da un dato basso relativo a questa fascia di età. Un comune, quindi, ‘precocemente’ invecchiato, che negli ultimi 10 anni pur invecchiando un po’ meno rispetto alla media regionale resta, tra i comuni con oltre 10mila abitanti, il più ‘anziano’.

Il calo in punti percentuali della quota 25-40 sul totale della popolazione

Polino (-17,1 punti percentuali), Torgiano (-8,2 punti), Valtopina (-7,6), Porano (-7,4), Fossato di Vico (-7,3), Acquasparta (-7,2) e Corciano (-7,1) cono i comuni umbri, che tra il 2009 e il 2019, presentano il maggior calo in punti percentuali della quota di giovani 25-40 sul totale della popolazione. Cadute molto pesanti, davvero da allarme rosso, che appesantiscono molto l’humus economico-sociale di questi territori in chiave di futuro economico e sociale.

I cali minori (sempre in termini di punti percentuale) invece si registrano a Monteleone di Spoleto (-0,8 punti), Sellano (-0,9), Fratta Todina (-1,1), Calvi dell’Umbria (-1,1) e Giano dell’Umbria (-1,2). Sempre tenendo presente che, quando si tratta di municipi con un numero di abitanti molto limitato, le variazioni hanno comunque una significato minore.

Sopra i 10mila abitanti

Sul fronte dei comuni oltre 10mila abitanti, la perdita maggiore in termini di punti percentuali la registra Corciano, dove la quota di giovani 25-40 sul totale della popolazione scende di 8,2 punti, quindi Magione (-6,5 punti), Bastia Umbra (-6,1 punti), San Giustino (-5,7) e Narni (-5,4).

Le flessioni minori a Castiglione del Lago (-3,1), Orvieto (-3,3) e Todi (-3,5). A Perugia nel decennio 2009-2019 calo di 4,8 punti percentuali, a Terni di 5 punti.

Nel caso di Todi, si ripete un po’ la stesa dinamica di Orvieto. In termini di calo dei giovani 25-40 nell’ultimo decennio non fa peggio della media, ma resta – tra i municipi con oltre 10mila abitanti – il secondo con la minore incidenza di tali giovani perché già ‘precocemente’ invecchiato prima dell’ultimo decennio. Con quali risultati in termini di sviluppo, dove Todi in Umbria ha fatto peggio la media, lo si è già visto nell’indagine di Mediacom043 sull’andamento dei redditi nei municipi umbri, tra i quali Todi non ha certo brillato.