Prenderà il via domani, al tribunale di Perugia, l'udienza preliminare per i quattro giovani spoletini arrestati nell'ambito dell'operazione “Brushwood”, il 23 ottobre 2007.
Michele Fabiani, Andrea Di Nucci, Damiano Corrias e Dario Polinori, tutti attualmente in semilibertà e quindi sottoposti solo all'obbligo di dimora dopo un periodo di carcerazione più o meno lungo (l'ultimo a cui sono stati revocati i domiciliai è stato Fabiani, venerdì), sono indagati per associazione con finalità di eversione dell'ordine democratico. Secondo l'accusa, infatti, avrebbero a vario titolo dato vita e partecipato ad un'associazione anarco-insurrezionalista. Per Fabiani e Di Nucci, inoltre, l'accusa è di aver inviato la busta di minacce con proiettili recapitata alla governatrice dell'Umbria Maria Rita Lorenzetti il 20 agosto 2007. Le indagini dei Ros sono coordinate dal pubblico ministero Manuela Comodi, che ha chiesto il rinvio a giudizio per i quattro spoletini. E già domani il giudice per l'udenzia preliminare potrebbe pronunciarsi su questa richiesta.
Diverse le accuse contestate, a vario titolo, agli indagati che domattina approderanno in un'aula del Tribunale di Perugia. Si va dall'incendio all'impianto elettrico di un cantiere edile a quello all'impianto elettrico di quello che viene chiamato “mostro delle mura”, al danneggiamento di alcune macchine operatrici utilizzate al Giro della Rocca per i lavori della mobilità alternativa. Ma le accuse riguardarebbero anche alcune minacce rivolte, con scritte sui muri, al sindaco Massimo Brunini e a due carabinieri della compagnia di Spoleto. Il reato più grave è quello contestato a Fabiani e Di Nucci, ritenuti dai magistrati gli autori della lettera con proiettili inviata alla governatrice Lorenzetti e firmata “Coop – Fai”.
I familiari ed i legali dei quattro indagati (la posizione dell'altro arrestato quel 23 ottobre, il quarantaduenne Fabrizio Roscini Reali, era stata stralciata diversi mesi fa) sin dal giorno dell'arresto sostengono l'estraneità dei giovani alle accuse. In seguito all'operazione dei Ros è nato il Comitato 23 ottobre, con l'obiettivo di contestare le accuse verso i giovani spoletini, ma anche di sostenere le spese legali sostenute dalle famiglie. Lo stesso Comitato ha annunciato che domattina alle 9, orario previsto per l'udienza, sarà presente a Perugia “per esprimere solidarietà e confermare un impegno di libertà e di verità preso fin dal momento degli arresti e mai venuto meno”.
(Sara Fratepietro)
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