E' terminato da poco l'incontro voluto da Aurelio Fabiani per fare il punto della situazione in merito all'inchiesta Brushwood che vede ancora in carcere i due ventenni Michele Fabiani (il figlio) e Andrea Di Nucci. Fabiani ha cercato di 'demolire' la linea accusatoria dei giudici a cominciare dal fatto che quello dei cinque giovani arrestati (due orasi trovano agli arresti domiciliari, uno è stato rimesso in libertà) che non poteva essere un “gruppo terroristico eversivo”: “per il semplice fatto che due di loro, Corria e Reali, neanche si conoscevano – dice Fabiani -, di più si sono visti la prima volta il giorno dell'arresto. Reali poi (che era presente alla conferenza stampa ma che non ha mai preso la parola, n.d.r.) aveva conosciuto mio figlio solo lo scorso luglio duranet la Festa dei Comunisti. Appena tre mesi son davvero pochi per pensare che potessero architettare chissà quale strategia terroristica. L'accusa del 'gruppo' è stata inventata per fermare l'attività politica di Michele”. Fabiani dice poi che gli avvocati hanno già smontato l'accusa che i due proeiettili spediti nella lettera minatoria alal Lorenzetti siano stati comprati dopo un viaggio in Albania. E spunta poi il 'giallo' delel pistole di Fabrizio Reali: standoa quanto afferma Fabiani, i Ros avrebbero cercato a casa di Reali due pistole che lo stesso teneva legittimamente. Ma che erano state distrutte, con tanto di ordinanza della polizia di stato, ben quindici anni fa. Insomma unproblema di 'comunicazione fra la polizia e i carabinieri. E comincia a vacillare anche l'indizio sulla busta minatoria: nell'intercettazione ascoltata dagli inquirenti si parla di 'soldi'. Per gli avvocati Trupiano e Parente una assurdità, per gli inquirenti quei 'soldi' altro non sono che i proettili. “La verità è che Andrea aveva dato degli assegni a Michele che si trovava in un momento di difficoltà. Abbiamo anche le tracce contabili – continua Fabiani -, uno die questi infatti è tornato indietro dalla Coop dove era stato a fare spesa perchè non aveva la relativa copertura bancaria”. E così salta fuori che Michele ha addirittura la tessera di socio della Coop. Anche sull'incendio al cantiere di Colle San Tommaso Aurelio Fabiani ha qualcosa da dire. “Sul posto dell'incendio i militari hanno rinvenuto un pezzo di un quotidiano di Vicenza dove il 17 febbraio scorso eravamo andati per protestare contro la base militare americana. Ma con noi c'erano almeno altri 300 umbri, molti dei quali partiti proprio da Spoleto”.
Questi i punti salienti della conferenza stampa, in attesa che domani gli avvocati Parente e Trupiano conoscano finalmente, dopo 10 gorni dalla udienza, le motivazioni del giudice del riesame che ha confermato il carcere per Di Nucci e Fabiani. Intanto si stanno completando i preparativi per la manifestazione che si terrà venerdì prossimo – ad un mese dagli arresti – e che partirà alle 16 dal piazzale della stazione raggiungendo, lungo le vie del centro storico, Piazza della libertà. Il mondo dell apolitica del centrosinistra continua comunque a seguire la vicenda Brushwood. Dopo le prese di posizione dei Comunisti Italiani e l'interrogazione di 5 parlamentari di Rifondazioen Comunista, questa mattina il Senatore Francesco Ferrante (PD), insieme ad Alessandra Paciotto (presidente Legambiente Umbria) ha fatto visita ad Andrea e Michele: “stannoin buone condizioni fisiche – ha dichiarato Ferrante – ma il regime di isolamento è logorante ed è utile soltanto se sussistono gravi capi d’imputazione. La situazione giudiziaria dei due ragazzi va quindi subito chiarita per evitare forme di detenzione che potrebbero risultare come inutili accanimenti. Ribadendo la massima fiducia verso l’operato della magistratura – hanno aggiunto Ferrante e Paciotto – auspichiamo una rapida definizione della delicata faccenda”.