E’ partito il conto alla rovescia verso la sentenza che dovrà a breve emettere la Corte d’Assise di Terni chiamata a giudicare i 4 giovani spoletini accusati dalla procura di Perugia (pm Manuela Comodi) di aver creato una cellula anarco-insurrezionalista resasi quattro anni fa di alcuni reati (dalla lettera con proiettili alla governatrice Lorenzetti ai danneggiamenti in alcuni cantieri, alle scritet sui muri contro il sindaco Massimo Brunini). Oggi è stata la volta delle difese affidati agli avvocati Moroni per Andrea Di Nucci, Feliziani per Damiano Corrias, Parente e Lucentini per Michele Fabiani. L’avvocato Falcinelli, che tutela Dario Polinori, aveva esposto le proprie ragioni nell’udienza di ieri. Tutti hanno respinto le pesanti accuse mosse dal sostituto procuratore chiedendo l’assoluzione per i rispettivi assistiti.
Nel corso delle arringhe sono state esposte le contraddizioni della pubblica accusa: alcuni degli imputati non si conoscevano fra di loro, così come la famosa lettera alla governatrice Lorenzetti non poteva esser stata inviata da Fabiani che proprio in quei giorni si trovava in villeggiatura in Puglia. Sull’incendio al cantiere della Posterna la difesa di Fabiani ha ricordato come ben 8 testimoni hanno giurato che in quelle ore il giovani era ad una Festa politica tenutasi in una piazza cittadina. Nel mirino anche la famosa intercettazione telefonica tra Fabiani e Di Nucci che secondo gli inquirenti faceva riferimento ad uno scambio di munizioni: la difesa ha spiegato e dimostrato invece che si trattava di uno scambio di assegni a seguito di un prestito che i due giovani si erano fatti.
Per il 10 maggio è stata fissata l’udienza per le repliche mentre già il giorno seguente potrebbe arrivare la sentenza di primo grado.
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