BRUSHWOOD: BELLILLO A MASTELLA “QUALI PROVVEDIMENTI IN FAVORE DUE RAGAZZI DI SPOLETO DETENUTI?”. FABIANI SERVIVA PASTI A MENSA POVERI - Tuttoggi.info

BRUSHWOOD: BELLILLO A MASTELLA “QUALI PROVVEDIMENTI IN FAVORE DUE RAGAZZI DI SPOLETO DETENUTI?”. FABIANI SERVIVA PASTI A MENSA POVERI

Redazione

BRUSHWOOD: BELLILLO A MASTELLA “QUALI PROVVEDIMENTI IN FAVORE DUE RAGAZZI DI SPOLETO DETENUTI?”. FABIANI SERVIVA PASTI A MENSA POVERI

Lun, 14/01/2008 - 16:13

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La conferma è arrivata pochi minuti fa. L’onorevole Katia Bellillo (Comunisti Italiani) ha presentato questa mattina una interrogazione urgente a risposta orale al Ministro della Giustizia Clemente Mastella sulla nota vicenda Brushwood. 14 punti, tutti molto dettagliati, attraverso i quali l’onorevole sostiene che non siano state rispettate le garanzie costituzionali dei due indagati. IL documento segue di poche settimane quello già presentato da cinque senatori del Prc. Intanto nuovi elementi difensivi sarebbero stati trovati dai legali di Fabiani (Parente di Spoleto e Trupiano di Napoli). E dal ‘passato’ di Michele emerge come questo ragazzo fino a tre anni fa fosse uno dei volontari che prestava lapropria opera per la Mensa dei poveri gestita dalla Curia. Intanto destano preoccupazione le condizioni di Andrea Di Nucci che si trova ancora in isolamento. Ecco di seguito il testo della Interrogazione presentata dal’onorevole Bellillo.

INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA ORALE

BELLILLO. Al Ministro della Giustizia. Per sapere – premesso che:

1. Il procedimento penale, attivato in seguito all'operazione denominata “Brushwood”, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, nei confronti di Michele Fabiani ed Andrea Di Nucci, tratti in arresto il 23 ottobre 2007 insieme a Fabrizio Reali Roscini (ora libero), Polinori Dario e Corrias Damiano, (entrambi ora agli arresti domiciliari), ha destato viva perplessità nell'opinione pubblica per le modalità di arresto degli indagati (sono stati impegnati molti Carabinieri dei ROS, supportati da elicotteri) e per la gravità delle accuse; 2. agli indagati è contestato il delitto di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico (art. 270-bis del codice penale), in quanto accusati di appartenenza ad una cellula della Federazione Anarchica Informale (più volte accusata di aver provocato attentati incendiari in varie regioni italiane); 3. organi di stampa riportano che il principale elemento di criticità dell'indagine deriva dalla discrasia tra le contestazioni mosse agli indagati (che si professano innocenti ed estranei alle accuse elevate nei loro confronti) e le risultanze probatorie; 4. il Tribunale del Riesame ha riconosciuto il presunto “carattere rudimentale” di tale cellula anarchica, che, come tutti i gruppi anarchici, sarebbe caratterizzata dall'assenza di un leader, mentre, in evidente contraddizione, si attribuisce tale ruolo proprio a Fabiani; 5. pur trattandosi di reato di opinione, nonché di “pericolo presunto”, nel testo dell'ordinanza del Tribunale del Riesame di Perugia, non solo sono spesso attaccati e censurati il pensiero, la filosofia e l'ideologia anarchica, ma anche quelli delle varie associazioni ambientaliste che si battono per la salvaguardia e la difesa della natura e dell'ambiente; 6. infine, non si rinvengono nel fascicolo processuale, sia del Gip che della Procura della Repubblica, alcune prove documentali fondamentali a cui pure fa riferimento l'ordinanza di custodia cautelare, e in particolare, il riferimento alla spedizione di una missiva al Presidente della Regione Umbra, Maria Rita Lorenzetti, contenente proiettili e lettera minatoria; 7. le indagini relative a procedimenti penali in materia di reati associativi, e in particolare, di delitti contro la personalità dello Stato, sono molto delicate e complesse, anche perché vi è coinvolto l'esercizio di libertà costituzionalmente garantite (in questo caso, libertà di opinione e manifestazione del pensiero), e impongono all'autorità giudiziaria di delineare il confine tra condotte penalmente rilevanti e comportamenti espressivi di diritti e libertà sanciti dall'ordinamento; 8. in ragione della complessità di tali indagini, è necessario che le valutazioni compiute dall'autorità giudiziaria rispetto agli eventuali indizi di colpevolezza, siano il più possibile circostanziate, oltre ogni ragionevole dubbio, e, soprattutto, siano condotte nel rispetto dei fondamentali diritti umani degli indagati; 9. Michele Fabiani ed Andrea Di Nucci si trovano tuttora detenuti nel carcere perugino di Capanne in regime di elevato indice di vigilanza (EIV), consistente nel totale isolamento diurno e notturno, compresa l'ora d'aria, e sottoposti a visto di censura per ogni tipo di corrispondenza; 10. l'udienza del Tribunale del Riesame di Perugia, tenutasi il 12 novembre scorso, si è svolta all'interno dello stesso carcere perugino, senza che ne venissero specificati i motivi, con una precauzione inconsueta anche per i processi di mafia e di camorra, e per i detenuti soggetti al 41 bis che di norma vengono collegati tramite video-conferenza; 11. il comportamento processuale degli indagati stessi (interrogatori del GIP, del P.M. e dichiarazioni spontanee nel corso dell'udienza del riesame) è sempre stato imperniato sul pieno rispetto nei confronti dell'Autorità Giudiziaria (verso la quale hanno espresso piena fiducia), dello Stato e delle sue Istituzioni democratiche; 12. in solidarietà agli indagati, in particolare a Fabiani e Di Nucci detenuti in E.I.V., è sorto e si è sviluppato in questi mesi un vasto movimento di cittadini comuni, di ogni età ed appartenenza politica, che ha dato vita anche a fiaccolate ed alla raccolta di sottoscrizioni; 13. inoltre un ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio comunale di Spoleto il 29 ottobre 2007, in cui si auspica che la magistratura accerti in tempi brevi la verità, restituendo certezza, serenità e fiducia all'intera comunità cittadina; 14. una interpellanza che solleva tali questioni è stata presentata al Senato dai senatori Russo Spena, Zuccherini, Emprin; – quali provvedimenti intenda adottare il Ministro della giustizia in difesa delle garanzie costituzionali degli indagati affinché immediatamente si arrivi alla conclusione dell'indagine e ai due giovani incensurati venga almeno cancellato lo stato di totale isolamento.


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