Perugia

Brunello Cucinelli, cosa c’è dietro lo scivolone in Borsa

Come può un’azienda, all’indomani dell’annuncio dei risultati di un anno in cui ha fatto registrare una crescita dell’8,1% (a cambi correnti, +10,7 a cambi costanti) e ricavi per 553 milioni, perdere in Borsa, in soli 4 giorni, più del 12% del suo valore? Un titolo, quello della Brunello Cucinelli Spa, che oltretutto, come aveva evidenziato una recente indagine condotta da Esg 89 sulle aziende umbre quotate in Borsa, era stato l’unico, insieme a quello dell’altotiberina Smre, a far sorridere anche i piccoli azionisti.


Brunello Cucinelli, nel 2018 ricavi a 553 milioni


Può sembrare un’incongruenza, ma per le leggi della finanza non lo è: quell’8,1% annunciato dall’ad Brunello Cucinelli ha un po’ deluso gli analisti, abituati a crescite a doppia cifra della maison umbra. Da qui il donwgrade di target price da parte di alcuni analisti (Kepler Cheuvreux, Jp Morgan, Equita) delusi dalla “crescita garbata”, come l’ha definita nel comunicato ufficiale della società lo stesso Brunello Cucinelli. E dalle previsioni per il 2019, che lo stilista di Solomeo vede sugli stessi livelli del 2018.

Per i non addetti ai lavori: nessun campanello d’allarme sulla solidità della casa di moda, che continua a dispiegare le sue vele alla conquista dei mercati di tutto il mondo, ma un ridimensionamento del valore delle azioni, che finora avevano assicurato ai possessori un premio quasi doppio rispetto alla concorrenza. Spropositato, per molti analisti.

Sulla base dei fondamentali, raccomandiamo un neutral“, hanno commentato gli analisti di Mediobanca. Mentre Equita ha sottolineato che “nonostante il solido track record e il posizionamento di nicchia nel lusso assoluto rappresentino elementi difensivi, dopo la recente sovraperformance (-5% a 3 mesi rispetto al 15% per il settore) il titolo tratta con un P/E 2019 di 40 volte (rispetto a 20.6 volte dei concorrenti), ovvero a premio del 95% verso il 60% circa di media storica“.

Equita e JP Morgan hanno poi giustificato il proprio giudizio spiegando che Cucinelli aveva parlato nella nota dei nove mesi di una crescita “a doppia cifra” per il 2019, senza specificare se si trattasse di ricavi (a cambi costanti o correnti) e/o di marginalità. Equita ritiene poi che l’obiettivo di crescita a due cifre resti valido per l’utile e non per le vendite e lima dell’1% le attese di fatturato (+9% da +10%) e utili (+12% da +13%).


Cucinelli pensa positivo dopo il martedì nero in Borsa


Venerdì, alla chiusura delle contrattazioni, Piazza Affari quotava il titolo Brunello Cucinelli Spa a 27,7; quest’anno il massimo è stato toccato ad apertura di contrattazione nel martedì nero del 7 novembre (32,05). Ma il record nell’ultimo anno sono i 40,80 segnati lo scorso 22 agosto. Negli ultimi dodici mesi, nonostante lo scivolone dell’ultima settimana, il titolo Brunello Cucinelli Spa resta comunque in territorio positivo per gli investitori: +2,59%.

Ora l’attesa è per la riapertura dei mercati, lunedì, per vedere se il titolo Brunello Cucinelli Spa si è assestato o farà registrare nuove fibrillazioni.