Aumenteranno del 20% gli stipendi degli operai e delle sarte che lavorano nello stabilimento di Solomeo dell’azienda Brunello Cucinelli. Una decisione che lo stesso stilista, oggi presidente esecutivo e direttore creativo della casa di moda da lui fondata, ha illustrato nell’ultima seduta del Cda.
Spiegando che si tratta di un “valore” (termine usato al posto della parola “costo”, che può valore un punto di ebitda. Insomma, il riconoscimento ai dipendenti, investendo una parte dei margini di redditività, può essere un valore aggiunto apprezzato anche dai mercati finanziari.
Oltre ad essere una scelta che va nella direzione anche etica tracciata da Cucinelli. Come spiega a Il Sole 24 ore parlando della rivoluzione culturale che dovrebbe riportare a dare il giusto valore al lavoro manuale, al saper fare. “La verità è che vorremmo che fossero sempre i figli degli altri a diventare operai o sarte. Marchi e aziende come la nostra non avrebbero futuro senza operai e sarte, ma bisogna ridare dignità economica a questi lavori, come ripeto da molti anni” le sue parole.
Ma la “crescita sostenibile” predicata da Cucinelli riguarda anche le strutture. Con gli investimenti per le aperture di nuove boutique (l’ultima, nella prestigiosa Via Conodotti a Roma) e l’ampliamento di alcune di quelle esistenti, la cura dei nuovi spazi di Casa Cucinelli e lo sviluppo nel canale wholesale. E poi gli investimenti dedicati alla produzione e logistica, “per il continuo ammodernamento – si legge nella comunicazione seguita al Cda – degli impianti della fabbrica e degli spazi all’interno dei quali si sviluppa l’attività della nostra Casa di Moda”.
Va in quest’ottica anche l’acquisto, operato nel corso del 2022, della grande area alle porte di Solomeo, che ospiterà lo sviluppo negli anni a venire della fabbrica Brunello Cucinelli.