Aggiornamento ore 15.30 – Sulla delicata questione della chiusura dell’Istituto Briccialdi è intervenuto anche il primo cittadino di Terni con una nota distensiva che lascia spiragli di luce per una risoluzione positivia della vicenda: “Francamente ritengo che la chiusura delle porte dell’Istituto Briccialdi – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – possa essere rapidamente superata. In attesa del Protocollo che sarà posto alla valutazione del Consiglio Comunale e che affronterà tutte le questioni dirimenti, stiamo valutando un provvedimento amministrativo che gestisca nel migliore dei modi questa fase transitoria consentendo la permanenza dell’Istituto nell’immobile comunale e il proseguo delle attività. Le porte chiuse non si coniugano con il lavoro che il sindaco e dall’Amministrazione Comunale stanno portando avanti da mesi per la salvaguardia e la valorizzazione di questo rilevante istituto di formazione superiore”.
“Questa amministrazione – prosegue il sindaco – da tempo è impegnata alla ricerca di una soluzione che non può essere quella di far ricadere i costi del Briccialdi sul solo Comune. Lavoriamo per un coinvolgimento del Ministero, della Regione, della Fondazione Carit e di ogni altro soggetto pubblico o privato che possa essere utile alla causa. In questa fase, in merito al personale distaccato, la giunta non poteva che prendere la decisione di evitare ulteriori proroghe, per scongiurare situazioni amministrativamente e contabilmente sanzionabili. Non è un mistero per nessuno che l’Istituto ha un debito rilevante con il Comune, una situazione che ci mette in grande difficoltà non solo per gli aspetti finanziari ma anche per le responsabilità che derivano dall’amministrare le risorse pubbliche. Il ritorno in Comune del personale comandato non inficia l’attività gestionale dell’istituto che in queste ultime settimane ha proceduto in piena autonomia ad alcune assunzioni a tempo indeterminato. Per gli aspetti legati alla legittimazione della permanenza del Briccialdi, inoltre, si sta cercando già da ieri sera una soluzione normativa. Fermo restando che la soluzione della vicenda può arrivare dal Protocollo di intesa che prenda atto di tutte le situazioni in corso nonché dalle risposte alle richieste di collaborazione e sinergia”.
“Pressappochismo, leggerezza, inefficienza” – sono le parole del direttore dell’Istituto Briccialdi di Terni che da oggi resterà chiuso, da oggi fino a una data imprecisata, ai circa 300 aspiranti musicisti che lo frequentano e ai 50 docenti e collaboratori che insegnano nella scuola musicale.
La decisione è stata presa dal direttore, Vincenzo Bisconti, dopo la riunione di Giunta di ieri mattina, nell’ambito della quale sono venuti meno i presupposti giuridici per i quali sussistevano i criteri di titolarità della scuola a beneficiare della convenzione con l’amministrazione.
Non è ancora chiaro cosa sia successo ieri mattina, ma sembra che la proposta di proroga presentata dall’assessore alla Cultura, Giorgio Armillei, abbia trovato l’opposizione di altri assessori e che si sia deliberato un atto che ha fatto venir meno la possibilità del Briccialdi di svolgere la sua attività. “Non voglio pensare che ci sia stata una volontà precisa – prosegue Bisconti, contattato telefonicamente da TO – anche perché ho sempre ricevuto segnali di apertura dal Comune nel voler mantenere quella che è definita da tutti un’eccellenza della città. Forse è stato votato un atto con troppa leggerezza e neanche gli assessori si sono resi conto di aver commesso quello che per noi è un danno gravissimo”.
Fatto sta che, al momento, la scuola è chiusa e, forse, nelle prossime ore, ci sarà un incontro tra amministrazione e Bisconti per cercare di rimediare a un pasticcio che ha fatto calare il sipario sulla musica in città.