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Briccialdi, Il PD si spacca su rinnovo convenzione | La lettera dei ‘cinque’

La convenzione tra Comune di Terni e Istituto Briccialdi si protrae ormai dal 2009, con oneri e costi per il Municipio di Terni che hanno indotto la IV Commissione di Controllo e Garanzia a redarre una relazione estremamente negativa sulla gestione dei rapporti tra l’ente e la scuola musicale. Con la votazione del 09/04/2015, si era ha approvato un atto d’indirizzo, nato in IV Commissione e rifinito in II, sul rinnovo della convenzione tra il Comune di Terni e l’istituto Briccialdi. Come ha riferito il presidente Francesco Filipponi, i voti a favore sono stati  sei (Filipponi, Trenta, Lamanna, Burgo, Desantis, Piccinini) e due sono state le astensioni (Crescimbeni, Todini). “Con la proposta d’atto d’indirizzo la commissione si legge in una nota del comune sull’attoconsiderate le “carenze della attuale convenzione”, che andrà in scadenza  nel 2015 con una gestione che “ha manifestato alcune criticità, in particolar modo sulla rendicontazione delle spese sostenute sotto vari profili, sulla gestione ed il finanziamento del personale amministrativo”, con l’accumulo di un rilevante importo di residui attivi”, chiede al consiglio d’impegnare sindaco e giunta su una serie di punti.
In particolare si chiede al sindaco e alla giunta – prosegue la nota –  di “disciplinare i rapporti tra il Comune e l’Istituto Briccialdi”, con il coinvolgimento della/e Commissioni competenti e del Consiglio comunale, “con l’obiettivo di avere un quadro di riferimento meno oneroso per il bilancio comunale, tenendo conto dell’alta qualità del servizio svolto dell’Istituto e della situazione generale della finanza locale”; “nominare un responsabile unico del procedimento e dei rapporti con l’istituto”; “definire l’inquadramento definitivo del personale amministrativo interessato nel rispetto della normativa applicabile e nel contesto indicato”; “definire un piano finanziario che garantisca l’incasso dei residui attivi accumulati negli anni prevedendo anche forme di rateizzazione o strumenti compensativi, tali da non minare l’espletamento delle attività del Briccialdi ed affrontare con concretezza la situazione”; “definire regole certe circa l’uso dei locali destinati alla sede, e l’intestazione all’Istituto di tutte le utenze, in armonia con il “Regolamento per la concessione degli immobili a terzi”; “definire nuove regole per la composizione degli organi amministrativi e di controllo dell’Istituto con rappresentanze nominate direttamente dal Comune, ciò anche per consentire un più stretto controllo sugli investimenti e sulle spese di gestione”; “sollecitare l’Istituto ad attivarsi presso tutti i soggetti privati e pubblici per ottenere finanziamenti anche per sopperire alla diminuzione delle risorse tenendo conto che i finanziamenti esterni devono essere comunicati al Comune stesso, a fronte dell’impegno dell’Amministrazione di mettere in campo tutti gli strumenti utili a giungere alla statizzazione del Briccialdi”; “definire puntualmente la natura giuridica dell’Istituto, anche al fine di assumere decisioni conseguenti in merito ai controlli e alle dinamiche generali”.

Nei giorni scorsi, l’assessore alla Cultura Giorgio Armillei, avrebbe invece deciso di presentare alla Giunta un protocollo d’intesa, venendo meno alle richieste inserite nell’atto di indirizzo votato anche dai consiglieri di maggioranza. Con un protocollo d’intesa, di fatto, la convenzione non sarà discussa in consiglio e, soprattutto, non sarebbe più emendabile.

Alla vigilia della riunione di giunta di domani, una lettera a firma di 5 consiglieri di maggioranza Piccinini, Ricci, Pennoni, Orsini e Bencivenga chiede che “In considerazione dell’imminente scadenza della convenzione che regola i rapporti tra Comune e Briccialdi e in attesa dell’imminente approvazione del bilancio 2015, si chiede alla Giunta di non deliberare nessun nuovo atto in merito. Tutto questo per mettere il Consiglio comunale nelle condizioni di effettuare una discussione per l’approvazione del bilancio annuale di previsione e degli strumenti di programmazione e finanziari senza nessun obbligo precostituito”.

 Un bel grattacapo per il sindaco Leopoldo Di Girolamo, che domani dovrà scegliere se blindare la convenzione con un protocollo d’intesa, come chiesto dall’assessore Armillei, oppure ascoltare i 5 consiglieri della sua maggioranza che chiedono l’iter di discussione in consiglio e poi il passaggio in secondo commissione di una nuova convenzione.

“I rapporti tra Comune e Briccialdi sono stati gestiti con cialtroneria e a scarica barile ha commentato Valentina Pococacio del M5S, una delle relatrici della IV Commissionenessuno ha fatto rispettare la convenzione. Era stato deciso che la sede sarebbe stata data per un anno gratuitamente poi in affitto a prezzi di mercato da concordare. Nessuno in  Comune si è preso l’onere di quantificare questo affitto e il Briccialdi non ha mai pagato. Il Comune inoltre avrebbe dovuto farsi rimborsare i costi 6 dipendenti comandati (costi sostenuti dall’amministrazione), avrebbe dovuto farsi rimborsare le utenze, tutti soldi che invece non sono mai entrati nelle casse comunali”.

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