La popolazione dei lupi nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 65/70 unità, utile anche per regolare la presenza di cinghiali
Un branco di tre lupi è stato investito nella notte tra lunedì e martedì all’interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini. A renderlo noto è lo stesso ente con sede a Visso e che in Umbria comprende alcuni territori di Norcia e Preci.
Dei lupi, due sono deceduti, mentre un altro – una lupa con radiocollare oggetto di studio grazie al progetto Wolfnet 2.0 – è stata ferita. Dopo un primo ricovero presso l’ospedale veterinario di Matelica, è stata trasferita, tramite il CRAS Marche, nel Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone (BO) specializzato nelle cure necessarie per un recupero che potrebbe prospettarsi lungo.
Ad intervenire sul posto, dopo una segnalazione, i carabinieri forestali del reparto Parco (stazione di Fiastra), i tecnici del Parco, Alessandro Rossetti, biologo, e Federico Morandi, medico veterinario che ha provveduto alle prime cure dell’animale ferito, e i volontari del CRAS Fermo.
“È una notizia triste, – commenta il presidente del Parco dei Sibillini, Andrea Spaterna – perché la morte di animali selvatici, ed in particolare, di animali simbolo per il Parco come lo sono i lupi, ci colpisce. Tuttavia, questo episodio, l’ennesimo di una lunga serie che riguarda ovviamente non solo i lupi ma tanti altri animali, deve indurci ad un comportamento, nella guida, particolarmente attento, soprattutto quando ci si muove in area Parco. Dovremmo limitare la velocità e prestare attenzione, perché gli attraversamenti imprevisti sono sempre possibili: non possiamo chiedere agli animali di rispettare il codice della strada, dobbiamo essere noi, in primis per salvaguardare la nostra incolumità e per tutelare la fauna dell’area protetta, a tenere una condotta responsabile“.
La popolazione dei lupi nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 65/70 unità, secondo i monitoraggi più recenti, concorrendo a svolgere una importante funzione come regolatore della presenza dei cinghiali e di altre specie preda.
I lupi appartenevano allo stesso branco. Tra essi, probabilmente, la coppia dominante “alfa”. “Le dinamiche e il comportamento di un branco sono molto delicate e dipendono, soprattutto, dagli individui cosiddetti “alfa”. Questo fatto – conclude Spaterna – ci conferma quanto sia importante la gestione faunistica in area Parco, per cui continueremo a monitorare con grande attenzione gli spostamenti e le abitudini di questa specie protetta“.
Riguardo all’investimento del branco di lupi, i Carabinieri del reparto Parco effettueranno i dovuti accertamenti sulla base anche delle risultanze degli esami necroscopici e veterinari.