E' l'accessorio del momento, al polso di noti e meno noti, tutti sembrano possederne almeno uno. E' così che il braccialetto che ha lanciato il marchio Cruciani in tutto il mondo è diventato oggetto delle attenzioni del mercato cinese della contraffazione.
Quasi 60 mila braccialetti falsi-Sono stati complessivamente sequestrati circa 58.000 articoli contraffatti riconducibili al marchio “Cruciani” per un valore sul mercato di oltre 855.000 euro.
Il Blitz della finanza- Il Comando Provinciale i finanzieri della Compagnia di Perugia ha smascherato una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti vari, con sede dichiarata a Viterbo ma di fatto operante a Roma, che poneva in vendita braccialetti simili per foggia a quelli commercializzamentre ti dal noto marchio “Cruciani”, in questo periodo diventati un vero e proprio fenomeno di costume a vastissima diffusione
I tarocchi in empori di cinesi- I controlli sono scattati in vari empori gestiti da soggetti di etnia cinese nel capoluogo umbro, da cui è emerso che in questi negozi avveniva la commercializzazione di braccialetti simili a quelli prodotti dalla famosa griffe umbra. Il tutto chiaramente in violazione del marchio ufficiale depositato per la registrazione presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e/o presso l’ UAMI (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno) .I braccialetti falsi cono risultati importati da una società con sede a Viterbo e magazzino in Roma, gestita da un cittadino cinese, che provvedeva successivamente a rifornire numerosi esercizi commerciali ubicati sul territorio nazionale.
Le perquisizioni e le denunce- Le fiamme gialle hanno eseguito 5 perquisizioni locali e denunciato alla'autirtà giudiziaria altrettanti soggetti di etnia cinese.