Carlo Ceraso
Sembra una sorta di remake del film di McLoughin, il celeberrimo “A volte ritornano”. Per la verità non se ne erano mai andati. Hanno solo cambiato piano, stanza, di sicuro maglia, ma non incarichi. Così dopo Giovannino Antonini – dimessosi da Bps dopo il ‘terremoto’ di Bankit lo scorso febbraio ma rientrato dalla finestra alla guida di Scs (la holding che controlla l’istituto di credito) – è la volta dell’avvocato Marco Bellingacci che è stato nominato vicepresidente della controllante. L’elezione è avvenuta lo scorso 16 settembre. La voce per la verità circolava da qualche giorno in città ma senza alcun riscontro ufficiale: neanche il sito istituzionale della holding, a stasera, riporta ancora della nomina. Semplice dimenticanza o volontà di non suscitare ulteriori polemiche sulla già martoriata attività del board guidato dal dominus Antonini? Difficile dirlo. Si ricostituisce però quasi lo stesso assetto che era già in Bps, con Antonini al vertice e Bellingacci subito dietro (anche se il vicepresidente vicario resta Danilo Solfaroli, fedelissimo, finora, del presidente). La nomina del Cda è arrivata con il voto a scrutinio segreto: 5 schede a favore e 2 astenuti, stando ai bene informati. L’incarico di vicepresidente, come si ricorderà, era stato lasciato “libero” dall’avvocato Michelangelo Zuccari all’indomani della nomina a vicepresidente vicario Bps (Zuccari mantiene però la carica di consigliere Scs).
I veleni del ‘corvo’ – ma a tener banco, fuori e dentro le mura di piazza Pianciani, è l’ultima missiva del ‘corvo’, già autore di altre lettere-denuncia, una delle quali acquisita di certo dalla Procura della Repubblica che da tempo ha avviato una inchiesta sulla Bps (clicca qui). Un fascicolo rimasto finora senza indagati, nè ipotesi di reato. L’anonimo si era fatto “sentire” lo scorso 12 febbraio inviando un centinaio di lettere contenenti accuse pesantissime nei confronti di Antonini (qui). Destinatari erano tutte le filiali della banca, i board di Bps e Scs con i relativi revisori dei conti, Banca d’Italia, Procura della Repubblica, Guardia di Finanza, Carabinieri e due giornali: Tuttoggi.info e Giornale dell’Umbria, gli unici, fra quelli locali e regionali, ad aver seguito da vicino il ‘caso’. Stessi destinatari anche per quest’ultima, imbucata lo scorso 20 settembre da fuori regione (il timbro riporta “Roma Fiumicino – 21 settembre”) e recapitata a partire da venerdì mattina. Il ‘corvo’ stavolta non se la prende solo con Antonini ma anche con alcuni suoi familiari, con l’attuale d.g. Francesco Tuccari, che secondo l’anonimo asseconderebbe troppo le volontà del presidente della holding, e con alcuni funzionari Bps. Quanto ci sia di vero è ovviamente tutto da dimostrare, non fosse che i rapporti fra Tuccari e Antonini, a sentire il management Bps, sono tutt’altro che idilliaci. Confrontando le due lettere si ha però una qualche conferma che l’autore sia lo stesso: uguale carattere di scrittura, stile e indirizzario. Da quella recapitataci nelle scorse ore, confrontata con la precedente, sparisce dai destinatari il “Coordinamento rete sud, area Terni, Rieti/Viterbo”, ufficio che in effetti è stato recentemente soppresso a seguito della riorganizzazione avviata da Tuccari. Un dettaglio che solo chi è al dentro le cose può sapere. Di contro però, nella lunga lista di destinatari non compaiono le sedi delle ultime due filiali inaugurate recentemente a Perugia, in via Campo di Marte, e ad Ancona.
Antonini pornto a querelare – Ambienti molto vicini ad Antonini fanno sapere che il presidente, e con lui i familiari citati nella lettera, sta per presentare una nuova denuncia nei confronti del ‘corvo’. Nessun commento ufficiale invece da Bps, anche se alla riapertura di domattina, stando ad una fonte interna, gli ispettori Bps avvieranno dei non meglio precisati “accertamenti”.
Convocato Cda – Forse non è un caso che il ‘corvo’ sia tornato a farsi sentire proprio ora: a febbraio scorso scrisse la sua appena 3 giorni prima le dimissioni del vertice della banca (Antonini e Bellingacci); stavolta invece pare tornare a farsi vivo anticipando di poco il Cda Bps convocato per domani mattina. Un consiglio definito da alcuni “delicatissimo” e nel corso del quale “i consiglieri discuteranno di un documento ufficiale recapitato al board”. Impossibile al momento conoscerne i contenuti e da quale ufficio proviene. Elementi che Il ‘corvo’ potrebbe invece sapere.
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