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Botti irregolari: Maxi sequestro da due quintali. Titolare nei guai

Maxi sequestro di “botti”. E’ stato reso noto ieri nel corso di una conferenza stampa per spiegare le attività di controllo agli esercizi commerciali di vendita di articoli pirotecnici programmata su disposizione del Questore Nicolò D’Angelo.

All’uscita di un esercizio commerciale alla periferia di Perugia gli agenti hanno identificato un cittadino al quale erano stati venduti articoli pirotecnici di IV categoria: razzi, in assenza di autorizzazione all’acquisto rilasciata dal Questore, ovvero di licenza di porto d’armi.

Ad un controllo approfondito dentro il negozio hanno anche rilevato la mancata registrazione della vendita nell’apposito registro. Come noto, gli artifici di IV categoria sono soggetti ad obblighi di registrazione e a specifiche normative in occasione della commercializzazione proprio in virtù della loro spiccata potenzialità offensiva. All’interno del locale destinato alla vendita sono stati sequestrati numerosi artifici privi della prescritta etichettatura riportante le caratteristiche del fuoco e le modalità d’uso. Inoltre, erano a portata dei clienti fuochi appartenenti alla IV categoria, in violazione di precise disposizioni di legge che prevedono, comprensibilmente a scopo cautelare e per evitare che possano verificarsi gravi situazioni di pericolo per gli acquirenti e per gli stessi commercianti, specifiche cautele nella conservazione e custodia dei fuochi d’artificio appartenenti alla IV e V categoria gruppo “C”.

In totale sono stati sequestrati circa 2 quintali di prodotti pirotecnici di IV e V categoria gruppo “C”. Il titolare è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per la mancata registrazione della cessione e per la vendita a persona sprovvista di nulla osta all’acquisto rilasciato dal Questore o di licenza di porto d’armi che prevede la sanzione dell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da euro 20.000 a 200.000. E’ stato inoltre contestato, per la vendita di prodotti non etichettati, punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 10.000 a 100.00 euro. L’esposizione di prodotti esplodenti pericolosi nell’ambiente aperto al pubblico prevede invece la sanzione dell’arresto fino a 2 mesi .