Perugia

Bori riapre il Circolo Pd, ma la festa non è per tutti

Il neo consigliere regionale Tommaso Bori riapre la sede del Pd di Madonna Alta, invitando la gente del quartiere ad un incontro serale. “Rifondiamo il Pd” è l’invito di Bori, che vuole portare energie, idee e volti nuovi nel partito. “Per cambiare – spiega – non si chiede il permesso: serve far entrare aria fresca nel Partito Democratico, iniziamo ad aprire, insieme, porte e finestre dei circoli!“.

E comincia da quello di Madonna Alta, “che per tanti è diventato il simbolo di tutto ciò che non va nel Pd: un luogo chiuso 360 giorni all’anno“.

I giovani allontanati

Racconta ancora il consigliere regionale: “I pochi momenti in cui viene aperto non è per essere punto d’incontro nel territorio, un luogo in cui dare cittadinanza alle associazioni e alle persone, ma per ospitare soltanto riunioni interne, appuntamenti congressuali o scadenze elettorali. Per anni è stato il mio luogo di resistenza, spesso faticosa e complessa: sono stati allontanati i tanti, giovani e meno giovani, che non rispondevano alla logica del capo di turno e che si erano avvicinati per parlare di buona politica o per impegnarsi, non per portare consenso a qualcuno“.

Un Pd diverso e aperto

Un metodo che annuncia di voler contribuire a cambiare: “Sogniamo un Partito Democratico diverso ed aperto: dove nessuno si chieda ‘con chi stai’, ma soltanto ciò in cui credi e quello che vuoi, in cui non conta da dove vieni ma dove vuoi andare e quello che vuoi fare. Non basta sognarlo. È arrivato il momento di costruirlo, insieme“.

E allora “rifondiamo il Pd“, appunto.

Un’iniziativa che viene salutata con soddisfazione da diversi simpatizzanti, soprattutto giovani.

Cernicchi: “Il Re è nudo”

Ma la festa non è per tutti. “Ci siamo, il Re è nudo: arrivano i moralizzatori…” commenta sempre sui social l’iniziativa l’ex assessore perugino (e tornato attivo con i movimenti civici per Giubilei prima e per le regionali poi). E la reazione all’iniziativa del “Sig. Bori” non è delle più benevole: “Il Sig. Bori ci informa che “libera” il circolo di Madonna Alta, a detta sua, chiuso 360 giorni all’anno, luogo di persecuzione di giovani allontanati da adulti immischiati in logiche correntizie. Ma soprattutto ci dice che per farlo non devono chiedere il permesso a nessuno, possono e basta: le regole, gli statuti, la semplice educazione che dovrebbero disciplinare la convivenza di una comunità non esistono per i nuovi eroi della sinistra giovane, libera, che prende preferenze alle regionali, vince e quindi comanda“.

Pulizie…

Cernicchi si chiede chi sono “loro”, i nuovi. E se si occuperanno quindi del Circolo di Madonna Alta, che ancora vanta 109 iscritti, tra cui almeno 20 giovani “super sostenitori del Sig. Bori provenienti da tutta la città“, il più grande di Perugia, con 8 rappresentanti all’assemblea Comunale. Se “puliranno la sede della sezione di Madonna Alta togliendo le tracce di coloro che l’hanno fondata, acquistando l’appartamento con sottoscrizioni personali e sacrifici. Annulleranno la storia del Circolo nato dalla fusione vera di Margerita e DS, con Luca Federici come primo segretario, citato per anni come esempio reale di costruzione del partito nuovo, uno dei pochissimi che ancora si riunisce a Perugia con almeno 20 o 30 persone ogni volta“.

… ed epurazioni

Le “correnti”, sostiene Cernicchi, erano l’espressione democratica della visione all’interno del partito. Così come previsto da quello Statuto che ora si vuole riformare. “Prendo atto che questi giovani eroi della modernità politica e fotogenica ci vogliono riformare – prosegue – noi vecchi rappresentanti di un mondo che non c’è più e che comunque ‘loro’ non hanno contribuito a fondare, dicono. Vogliono tutto perché ‘loro’ in questa tornata elettorale hanno vinto, mentre la comunità del Partito ha perso. Mi viene però da pensare che questi muscolari interpreti della modernità politica non facciano altro che replicare i peggiori atteggiamenti di alcuni adulti che sembrano criticare: vogliono allontanare, epurare, sostituire, fare piazza pulita, come se questo tipo di atteggiamenti non ci avessero ridotto a quello che siamo. Bene, ne prendiamo atto. Facciano pure. La storia, anche recente, ci ha mostrato il rapido svolgersi di vicende di ardenti riformatori. Tra un po’ – conclude Cernicchi – si accorgeranno che a forza di cacciare persone, saranno rimasti soli“.