Terni

Borgo Rivo è l’area più inquinata dell’Umbria nel mese di dicembre 2022: pm10 a 51 µg/m3

“A dicembre 2022 – si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle – Borgo Rivo è stata l’area più inquinata dell’Umbria”.

“Valori allarmanti di polveri sottili sono stati registrati nell’ultimo mese nella centralina Arpa situata nel cortile della Scuola Media ‘Giovanni XXIII'”.

Nel mese di dicembre 2022, per 15 giorni Borgo Rivo avrebbe superato il valore limite di 50 μg/m3. “È il dato peggiore della Regione”, fanno notare i consiglieri del Comune di Terni.

L’associazione con le modifiche alla viabilità riguardanti la “Rotonda del Tulipano”

“Negli ultimi anni, nella centralina di Borgo Rivo i livelli di pm10 sono stati sempre più bassi, o in linea, con quelli di Le Grazie e Carrara, e decisamente più bassi di quelli registrati nell’area industriale di Maratta dalla centralina posta a poche centinaia di metri dall’inceneritore. Se consideriamo i valori del 2022 fino al 30 novembre, a Borgo Rivo si erano verificati solo 18 superamenti dei limiti di legge, contro i 20 di Carrara, i 26 di Le Grazie”.

“Da qui l’associazione con le modifiche alla viabilità riguardanti la rotatoria di piazzale Marinai d’Italia, la ‘Rotonda del Tulipano’, che ha creato molti disagi agli automobilisti”.

Situazione ribaltata rispetto al 2021

A dicembre 2021 la centralina di Borgo Rivo aveva registrato una qualità dell’aria migliore rispetto a Le Grazie, Carrara e Maratta. Invece, a dicembre 2022 15 sforamenti a Borgo Rivo, 9 a Le Grazie, 5 a Carrara, 9 a Maratta, 1 a Prisciano, con una media mensile di pm10 che a Borgo Rivo arriva a 51 µg/m3 , quasi il 25% in più rispetto a Le Grazie (42 µg/m3), Carrara (38 µg/m3) e Maratta (43 µg/m3).

“Vista la rilevanza del fenomeno, che oltre alle ripercussioni di carattere sanitario sulla popolazione residente potrebbe portare a sanzioni da parte dell’Unione Europea, riteniamo necessario monitorare attentamente la situazione nei prossimi giorni ed eventualmente intervenire senza indugio con le opportune scelte volte a garantire la salute dei cittadini e la vivibilità di una delle aree più densamente popolate della conca ternana”.