Numero straordinario di visitatori alla Casa Romana. In meno di una settimana il monumento ha ricevuto la visita di più di mille persone e si conferma tra le eccellenze storico-artistiche più apprezzate della città. Esattamente 1.106 sono gli ingressi fatti registrare nel periodo che va dal 14 al 19 agosto. Alla Casa Romana, con il finanziamento del Comune e la supervisione scientifica della Soprintendenza archeologica, è stato completato il restauro di una parte dei mosaici della pavimentazione. Presto sarà anche installato, nell’ambito di un progetto multimediale per la valorizzazione del sito, un monitor nel quale verranno proiettate immagini e testi sulla Spoleto Romana e una ricostruzione virtuale della domus. Sono inoltre in corso, ad opera della Soprintendenza archeologica, i lavori di risistemazione dei reperti archeologici da esporre nelle bacheche storiche del Comune all’interno della Casa Romana.
Datata al I secolo d.C., la domus conserva ancora, oltre ai bellissimi mosaici pavimentali, lo schema tipico delle case patrizie in voga tra la fine dell’età repubblicana e l’inizio di quella imperiale. La prima campagna di scavi finalizzata al rinvenimento della casa venne effettuata dall’archeologo spoletino Giuseppe Sordini tra il 1885-86, grazie ai finanziamenti dell’ambasciatore inglese sir Savile Lumeley; tuttavia a causa della mancanza di fondi, si dovette aspettare fino al 1912 per poter completare il recupero dei restanti ambienti. Durante lo scavo emerse un’iscrizione recante la dedica di una …Polla all’imperatore Caligola e ciò ha lasciato ipotizzare che la casa fosse appartenuta a Vespasia Polla, la madre di Vespasiano, nativa di Norcia e proprietaria di beni nel territorio nursino-spoletino.