Tutela del territorio, salvaguardia dell’ambiente e difesa del suolo. Il Consorzio della Bonificazione Umbra, con sede a Spoleto e Foligno, vigila un territorio piuttosto vasto che interessa 14 Comuni, dove le attività si dividono tra opere di sistemazione idraulica ed idraulico-forestale, di difesa del suolo, di tutela dell’ambiente, di bonifica idraulica; opere irrigue e altre infrastrutture civili.
Una stagione, questa estiva 2014, che ha messo a dura prova il lavoro della Bonificazione, rallentandone le operazioni di manutenzione e ostacolando il lavoro degli uomini impegnati sul territorio. Stagioni in costante mutamento che ci impongono un maggiore impegno nei confronti della prevenzione.
Lo sottolinea il Direttore del Consorzio, Candia Marcucci, che nel corso della nostra intervista dedica una riflessione al recente disastro di Refrontolo, paese travolto da un’improvvisa esondazione del torrente Lienza che ha riversato una cascata d’acqua e fango alta quattro metri su cose e persone. “Il rischio idraulico non può mai essere completamente eliminato” – sottolinea la Dottssa Marcucci – che punta l’attenzione sulla prevenzione come strumento fondamentale per combattere al meglio e al massimo disastri come quello del Veneto.
Cura del territorio, manutenzione ordinaria costante e straordinaria costituiscono l’unico modo per contrastare eventi così dannosi riducendo al minimo il pericolo per la popolazione. Di questo si occupa il Consorzio della Bonificazione Umbra tra Acquasparta, Bettona, Bevagna, Campello sul Clitunno, Cannara, Castel Ritaldi, Foligno, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Spoleto, Trevi e Valtopina. In programma, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria su tutto il comprensorio, c’è la realizzazione di grandi vasche di espansione che saranno costruite a Foligno Bevagna e Cannara.