Irrigazione della Piana di Cannara e Bettona, è stato questo il tema dell’incontro che si è svolto lunedì 16 novembre presso l’auditorium di San Sebastiano di Cannara.
L’incontro organizzato dal Comune di Cannara e dal Consorzio della Bonificazione Umbra, con la presenza di Donatella Porzi, Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fernanda Cecchini, Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fabrizio Gareggia, Sindaco del Comune di Cannara, Galletti Elisabetta, Vice Sindaco del Comune di Cannara, Giuliano Nalli, Presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra, Massimo Sisani Vide Presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra, e tanti altri, è stata l’occasione per presentare ai cittadini e agli agricoltori il progetto per l’irrigazione della piana di Cannara e Bettona.
Con il finanziamento della Regione dell’Umbria del 2012 il Consorzio della Bonificazione Umbra ha aggiornato una precedente ipotesi progettuale datata 1987. Si prevede la realizzazione di circa 250 ettari complessivi (di cui circa 186 in Comune di Cannara) per adeguare e ristrutturare il vecchio impianto irriguo già esistente che si alimentava con dei pozzi in località Pantani.
Tali pozzi non possono essere più usati essenzialmente per ragioni tecniche ed economiche. Infatti prelevare l’acqua dai pozzi comporta enormi spese di energia elettrica che si ripercuotono poi sulle tariffe irrigue rendendo antieconomiche molte colture.
Il progetto redatto dal CBU prevede la ristrutturazione e l’ampliamento di un impianto (in parte esistente) che sarà alimentato dalla diga realizzata sul fiume Chiascio in Loc. Casanova, le cui condotte principali sono già in fase di posizionamento nel Comune di Cannara.
Tale riserva idrica (la diga invaserà circa 186 milioni di mc.) di cui parte destinati all’irrigazione del comprensorio del Consorzio, dovrà essere accumulata in una vasca di compenso (da realizzarsi a cura dell’Ente Acque Umbro Toscano) e da lì distribuito a gravità negli impianti di irrigazione che il Consorzio ha progettato.
“Questo comporterà un duplice vantaggio, economico ed ambientale, – ha spiegato Giuliano Nalli – economico perché non servirà l’energia elettrica per sollevare l’acqua in quota ed ambientale perché non verranno impoveriti i corsi d’acqua ma sarà utilizzata quella stoccata nell’invaso.” “Inoltre – osserva ancora il Presidente del Consorzio – la piana di Cannara si presta particolarmente per la sua fertilità ad un uso irriguo, ed in questo modo si potranno irrigare ortive in pieno campo o implementare le colture tradizionali come foraggere, mais e girasole.”
“Il costo dell’opera – informa il Direttore del Consorzio Candia Marcucci – è di circa 1.600.000,00 euro il cui finanziamento potrebbe essere reperito nell’ambito dei PSR di prossima programmazione. Investire nell’agricoltura di pregio a scarso impatto ambientale e con prodotti tipici che consentono un discreto ritorno economico sarebbe possibile grazie a queste realizzazioni”.
(modificato h 8,56 del 24-11)