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Bonifica Umbra, Cia e Confagricoltura presentano liste elettorali

Stamattina Cia e Confagricoltura dell’Umbria hanno presentato alla stampa le liste “Equità e Trasparenza”, promosse in vista delle elezioni, previste per il prossimo 26 ottobre, per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio per la Bonificazione Umbra. Nel corso dell’incontro, che si è svolto a Foligno alla presenza dei candidati, il presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni, e la dirigente della Confagricoltura di Spoleto, Lucia Del Pasqua, hanno sottolineato l’impegno delle due Organizzazioni agricole per assicurare un equilibrato governo del territorio attraverso la qualità delle liste presentate, composte da imprenditori agricoli esperti e competenti, in grado di guidare, in collaborazione con i rappresentanti dei Comuni, un ente così importante come il Consorzio per la bonificazione umbra. Il comprensorio del Consorzio copre una superficie di 128mila ettari e ricomprende l’intero territorio dei comuni di Bettona, Bevagna, Campello sul Clitunno, Cannara, Castel Ritaldi, Foligno, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Spoleto, Trevi, Valtopina e parte del comune di Acquasparta. I consorziati sono 64.700 divisi in tre fasce secondo l’entità del contributo consortile. Di seguito la composizione delle liste promosse da Cia e Confagricoltura dell’Umbria. Prima fascia: Massimo Sisani, Bruno Properzi, Enzo Alleori, Fabio Maccarelli, Domenico Angelucci, Francesco Venturi; seconda fascia: Giuliano Nalli, Giorgio Angelucci; terza fascia: Carlo Alberto Ciri, Enzo Marcelli.

Di seguito il Manifesto elettorale:

L’attività di bonifica ha sempre rappresentato un presupposto essenziale non solo per un idoneo svolgimento delle attività produttive sul territorio, ma anche per consentire una normale sopravvivenza dell’uomo in tante aree del nostro Paese.

Oggi, con le mutate ed accresciute esigenze della società in fatto di salvaguardia dell’ambiente, prevenzione dalle calamità naturali e razionale utilizzo della risorsa idrica, la Bonifica ha assunto una rilevanza del tutto particolare.

Appare sempre più evidente ed urgente, pertanto, la necessità di adeguare i Consorzi di bonifica ai nuovi bisogni dell’agricoltura e della società, collocandoli stabilmente in un quadro istituzionale che vede la coesistenza di competenze statali e regionali.

Una coesistenza che non deve rappresentare fonte di incomprensioni e di contrasti, ma deve sempre più configurarsi come una grande opportunità per armonizzare, in una materia così delicata ed interdisciplinare, l’attività di coordinamento e di indirizzo sovraregionale operata dalle Istituzioni centrali con quella di programmazione degli interventi sul territorio effettuata dalla Regione.

Una razionalizzazione delle attività di bonifica si impone anche per fornire una risposta alla domanda di efficienza, rigore e sobrietà che proviene dai cittadini, specie nell’attuale momento di drammatica crisi economica, puntando ad una gestione trasparente dei Consorzi e ad una contribuzione equa da parte dei residenti e delle imprese che operano nei territori.
E’ necessario, perciò, ottimizzare il lavoro dei Consorzi valorizzandone le esperienze e le professionalità maturate in tanti anni di attività.
Dunque, risulta essenziale avviare una fase caratterizzata da una più incisiva partecipazione dei contribuenti alla vita dei Consorzi. E’ necessario creare un rapporto nuovo, che parta da una più attenta e puntuale informazione, che utilizzi tutte le più moderne tecnologie e che sia alimentato da un continuo flusso di comunicazioni, tale da consentire a ciascun consorziato di ricevere prontamente notizie e di porre all’attenzione del Consorzio argomenti e problematiche di interesse comune.

Sarà necessario, inoltre, creare un punto di ascolto attraverso il quale i territori si rapportino direttamente con il Consorzio, individuare una rappresentanza per ciascun territorio che raccolga le esigenze dei cittadini fungendo da tramite con la Bonifica.
In questo modo, il punto di ascolto potrà svolgere un duplice ruolo: quello di collegamento diretto tra gli utenti e il consorzio e quello, non secondario, di stimolo e, all’occorrenza, di pungolo nei confronti dell’ente.
Il tutto nell’ottica di un rafforzamento necessario del rapporto Bonifica-cittadini e di una maggiore disponibilità e apertura dell’ente.

I candidati, dunque, si impegnano a portare avanti il necessario rinnovamento dei Consorzi nel pieno rispetto della normativa nazionale e regionale, collaborando fattivamente con le Istituzioni locali ed operando tutte le scelte necessarie, anche quelle più impopolari, con l’unico obiettivo di migliorare le condizioni ambientali, economiche e sociali dei cittadini che vivono nei territori interessati alla Bonifica.

Quelli che seguono sono alcuni dei principali punti che i candidati si impegnano a sviluppare nei prossimi anni:

Piano pluriennale di bonifica, da attuare in particolare su tre azioni principali:
1)Sicurezza idraulica.
Priorità assoluta, che va perseguita sia con azioni concrete, ovvero accentuando gli interventi di manutenzione ordinaria sui canali di bonifica, sia attraverso la comunicazione diretta con le istituzioni dialogando soprattutto con Regione e Provincia per puntare ad interventi concreti affinché anche la rete principale di terza categoria (Marroggia, Topino) sia ricompresa all’interno di un piano di manutenzione annuale da affidare direttamente al Consorzio di Bonifica. Altro pilastro per contenere il rischio idraulico riguarderà il completamento della messa in sicurezza del Topino nel tratto urbano di Foligno e l’avvio della pianificazione e progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento della rete idraulica dell’area sud del Consorzio (Alveolo Marroggia).
2)Agricoltura e irrigazione.
Il Consorzio dovrà prepararsi all’arrivo dell’acqua per usi irrigui dalla diga di Valfabbrica sul Chiascio, tenuto conto che le condotte arrivano nel Folignate e la diga è oggetto di interventi che ne garantiranno la funzionalità. Lo scenario che si apre è la possibilità, nei prossimi anni, di dare esecuzione al piano irriguo regionale, che nel territorio della Bonifica prevede ulteriori 25mila ettari di impianti pubblici di irrigazione (Spoleto-Bettona). Il Consorzio dovrà presidiare, insieme alla Regione Umbria e all’Ente Irriguo Umbro-Toscano, la fase di pianificazione, di progettazione e di accesso a finanziamenti statali per la realizzazione del programma. La realizzazione della rete irrigua pubblica alimentata dalle acque del Chiascio potrà così costituire uno dei più importanti eventi di cui l’economia locale agricola potrà beneficiare nei prossimi anni.
3)Valorizzazione ambientale e turistica attraverso gli ambiti fluviali.
Il Consorzio dovrà essere un importante attore, insieme alle istituzioni a agli operatori economici, della valorizzazione delle infrastrutture realizzate, quali la pista ciclabile Spoleto – Assisi, il terminal della pista ciclabile (località Mattonelle), la pista lungo il Clitumno oggi in fase di realizzazione (Umbria Oli). Sarà importantissimo portare a compimento il contratto di fiume, che sarà un importante contenitore della progettazione legata ai fiumi nel comprensorio della Bonifica.

Cia e Confagricoltura dell’Umbria intendono, pertanto, sottoporre all’attenzione degli elettori che si accingono a rinnovare il Consiglio di amministrazione del Consorzio per la bonificazione umbra, liste di candidati che siano in grado di gestire la difficile fase di adeguamento delle attuali strutture consortili.

 

Ottobre 2014