“Gli interventi di bonifica nel territorio del Comune di Terni devono passare dall'attuale Consorzio basso Nera basso Tevere, alle competenze della rispettiva Comunità montana, in maniera del tutto analoga a quanto accade nell'area che fa capo al Comune di Perugia, con la conseguenza ovvia che le opere da realizzare risulteranno a totale carico del sistema pubblico”. A proporre la diversa attribuzione di funzioni che esenterebbe gli abitanti del Comune di Terni dal pagamento del discusso tributo al Consorzio di Bonifica, è il capogruppo dei Ds Gianluca Rossi che ha presentato un disegno di legge per modificare la normativa umbra, la legge 30 del 2004, recependo le novità e il fondamento giuridico di due recenti sentenze. La prima, delle Sezioni unite della Corte di Cassazione (la numero 16.428 del 26 luglio 2007), stabilisce che “i proprietari dei beni situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a contribuire nella spesa necessaria per l'esecuzione, la manutenzione e l'esercizio delle opere, in ragione del beneficio che traggono dalla bonifica o dalle opere cui attende il consorzio”. Il beneficio in questione, spiega il consigliere citando l'ex articolo 23 della Costituzione, “è anche il criterio sulla base del quale ripartire l'onere” ed a tale criterio dovrebbe ispirarsi sia la delimitazione del comprensorio interessato alla bonifica sia l'individuazione degli oneri. La seconda sentenza, della Commissione tributaria regionale dell'Umbria (la numero 36 del 30 maggio 2007), evidenzia Gianluca Rossi, ha stabilito che “il contributo consortile non può diventare un'imposta fondiaria e deve restare un contributo per opere a vantaggio del fondo”. Per il consigliere questo concetto che in pratica distingue il vantaggio diretto che dalla bonifica viene al fondo rispetto a quello indiretto che ne ha il singolo cittadino residente, “si avvicina alle istanze di quanti si lamentano per essere inseriti nell'area di competenza del Consorzio bonifica, pur senza essere concretatemene destinatari dei benefici degli interventi”.Nella relazione illustrativa alla proposta di modifica il capogruppo dei Ds evidenzia, che “non si tratta di prevedere l'eliminazione, tra l'altro incostituzionale, del comprensorio di bonifica Basso Nera-Basso Tevere, quanto, piuttosto, il conferimento delle attività di bonifica nell'area del Comune di Terni alle comunità montane”. Anche perché, insiste in ultimo il proponente, “il territorio del Comune di Perugia non è interessato dalla presenza di consorzi di bonifica e gli interventi eseguiti risultano a totale carico pubblico”.
BONIFICA A TERNI: “STOP AI TRIBUTI DEI CITTADINI AL CONSORZIO “
Ven, 26/10/2007 - 19:15